Rimango sempre ammirata, nonostante la mia esperienza di lettrice. La capacità degli scrittori di dare vita a storie mi lascia ogni volta senza parole. Mi chiedo come sia possibile concepire un’architettura narrativa così complessa e affascinante, che si riduce, in definitiva, alla semplice parola “romanzo”, ma che in realtà rappresenta molto di più. Sono rapita dai libri potenti, che catturano lo sguardo riga dopo riga, fino all’ultima punteggiatura. Mi immergo completamente nella narrazione, la sento sulla pelle, la vivo attraverso le parole dell’autrice, assorbendola come una spugna. Vivo intensamente le emozioni mie, ma anche quelle dei personaggi, che si palesano dinanzi a me con tutta la loro complessità. E mi lascio trasportare dai colpi di scena inaspettati.
Con “L’amante delle sedie volanti” di Maria Tronca, mi sono ritrovata prigioniera di un racconto avvincente, trascinata da una narrazione potente, schietta, autentica, che mi sconvolge e mi rigetta nella realtà, un luogo in cui, paradossalmente, non desidero trovarmi. È all’interno della storia che anelo a essere, anche solo per osservare le interazioni dei personaggi e i loro movimenti, per vagare tra le loro vite. In questo romanzo, nessuno sovrasta nessuno. Il protagonista non eclissa i personaggi secondari; tutti possiedono una forza equivalente, un elemento insolito e notevole.
La storia inizia nel 1943 a Palermo. Nicolino, un uomo che raccoglie oggetti trovati per strada o nelle discariche, abita abusivamente in un’ala di un vecchio palazzo nobiliare della Kalsa, in rovina da quasi un secolo. In questo luogo, tra le macerie del palazzo dei principi Termini di Villafiorita, distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, Nicolino trova una sedia di straordinaria bellezza, a forma di donna. Una sedia senza volto, creata nel Duecento per la principessa Isidora, che cela poteri magici. Questa “donna di legno”, sembra respirare, perfetta nella sua bellezza. Comunica attraverso scricchiolii con coloro che sanno amarla, mentre a chi la desidera solo per sé, gioca scherzi e scatena disastri. Nel corso degli anni, ha incrociato uomini buoni e cattivi, tutti perdutamente innamorati di lei, al punto da perdere amici, famiglia e persino la vita. Nel 2009, la sedia desidera tornare dalla sua padrona, Angelica, la nona principessa Termini di Villafiorita, bellissima ma crudele. Ma il suo ritorno a palazzo non sarà facile.
Autore: Maria Tronca; Titolo: L’amante delle sedie volanti; Editore: La Tartaruga edizioni; Pagine: 318
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