Gli italiani non rinunciano alla Radio nonostante il Coronavirus
…E balliamo a piedi nudi, con la musica alla radio, più forte mentre gli anni passano…(Laura Pausini)
“La Radio, è un mezzo a cui gli italiani, non rinunciano, nonostante l’Emergenza Coronavirus”. A sostenerlo, è la ricerca curata dall’Istituto GfK, commissionato da TER (Tavolo Editori Radio).
Il covid-19, ha inevitabilmente modificato le abitudini degli italiani, costringendo cosi, tra le mura domestiche gran parte della popolazione.
Il calo più significativo, è arrivato nel momento in cui abbiamo smesso di muoverci per lavoro o per viaggiare, e quindi fermate le automobili, si sono spente anche le Radio ed è terminato l’ascolto abitudinario del lavoratore, del viaggiatore e dello studente. Un calo che ha visto un -17% nel primo periodo di blocco totale.
A tal proposito, il Responsabile Area Media GfK Giorgio Licastro, ha cosi dichiarato: “Alla rivoluzione netta dell’ascolto, tramite autoradio, corrisponde un aumento dell’ascolto attraverso tutti gli altri device”. Un dato che non riguarda solo la classica FM, ma anche Tv e Tablet.
La sorpresa maggiore, arriva dalla fasce giovanili, in aumento nella riscoperta della radio, attraverso i social e gli smartphone, evidenziato anche dall’ aumento importante che si è avuto nel digitale, attraverso le App Radio, arrivando a un +24/ di reach e a un +61/ di tempo speso.
Significativo inoltre, è il dato che evidenzia l’inedita presenza maschile e delle donne lavoratrici, che hanno modificato il loro ascolto della radio, in base alle nuove esigenze, imposte dalla quarantena forzata. “Aumenta cosi l’ascolto durante l’attività fisica e nei momenti di Relax”, precisa Giorgio Licastro.
La radio quindi ha modificato il suo approccio con l’ascoltatore, divenendo cosi un “antidoto alla solitudine forzata”.
“Non è vero che non ho avuto niente, ho avuto la Radio” (Marilyn Monroe)