FASE 2 | Siamo davvero pronti? | Io e le mie sorelle “Fiducia”, “Coerenza”, e “Costanza”, siamo pronte!
Il 4 Maggio 2020, ha aperto le porte al nuovo Decreto emanato lo scorso 26 Aprile. Siamo finalmente nella “Fase 2” dell’epidemia da Coronavirus.
Ciò che mi chiedo da quando è incominciata questa fase, ma “Siamo davvero pronti”?, abbiamo davvero capito cosa sia e come comportarci in questa fase? Abbiamo capito lo scopo di questa riapertura parziale alla vita sociale?
Sinceramente devo dirvi che non siamo pronti.
Lo Stato, il Governo, e chi più ne ha più ne metta, ci sta mettendo alla prova, come piccoli adolescenti alle prime uscite con gli amici.
Il genitore, prima che il figlio esca di casa, fa mille raccomandazioni, sperando(ma in cuor suo sa che nn sarà cosi), che il figlio che ha cresciuto (secondo le regole di buona condotta) preso dall’euforia del momento, non faccia sciocchezze.
Sá benissimo che non tutte le regole verranno rispettate, e il figlio sá benissimo che se mancherà a qualche promessa data al genitore poi la fiducia si perderà e le uscite diminuiranno.
Ma l’uomo (adulto o cresciuto che sia), ha bisogno di regole per poterle infrangere, è nella sua natura.
Questa mancanza di certezze nel futuro e nel virus, ci rende tutti adolescenti in piena crisi. È così non possiamo negarlo.
Il commissario per l’emergenza Coronavirus, qualche giorno fa ha così dichiarato:
“Dobbiamo essere consapevoli che inizia una sfida ancora più difficile. Inizia il secondo tempo di una partita che non sappiamo quanto durerà e come finirà. Non dobbiamo dimenticarci i sacrifici fatti nel primo tempo.”
Personalmente credo che in molti non abbiano davvero capito il senso di questa fase due, e lo dimostra il fatto che da oggi vedo nella mia città, persone e macchine sfrecciare come cavallette impazzite.
Ciò che approva la mia sensazione, sono le chiamate ricevute sin ad ora da amici e parenti che vivono in altre città in cui questa sensazione di “Fraintendimento della fase 2”, ha colpito anche loro.
È pur vero che “le dita di una mano non sono mai uguali” e che ogni “figlio è diverso dall’altro”. E se il “cervello è come una sfoglia di cipolla”(sosteneva mia nonna), sono fiera di appartenere a quel figlio che con calma e pazienza si conquisterà la fiducia dei genitori.
Io e le mie sorelle “Fiducia”, “Coerenza”, e “Costanza”, siamo pronte per la nostra prima uscita da adolescenti…E voi?