La morte di George Floyd ha scosso il mondo, l’attore Yoon C. Joyce ha realizzato 3 scatti suggestivi…eccoli insieme alle sue parole
La morte di George Floyd mi ha molto scosso, come del resto ha scosso la maggior parte dell’opinione pubblica in tutto il mondo. E se non fosse per i video ripresi dai passanti, diventati virali, probabilmente la violenza di cui è stato vittima da parte del poliziotto che lo ha immobilizzato e soffocato con un ginocchio prima di morire, sarebbe stata di certo messa in dubbio in quanto nero. Ma come l’eco reazionaria abbia assunto le proporzioni che conosciamo con esplosioni di violenza inaudita negli Stati Uniti forse non lo sapremo mai. Di certo la discriminazione etnica di casa anche in America ha fermentato per troppo tempo e questa è stata la punta dell’iceberg di continue azioni ingiuste da parte di chi la legge dovrebbe farla rispettare. L’Italia che se ne dica, purtroppo non è esente da comportamenti discriminatori in primis fra il popolo, rammento il ragazzo africano nato e cresciuto qui accusato di aver rubato una merendina e per questo inseguito dai proprietari che gli hanno sfondato il cranio con una spranga di ferro salvo poi scoprire che non aveva rubato nulla, o il ragazzo cinese che ad inizio epidemia è stato colpito alla testa con una bottiglia di vetro in un Supermercato per poi sentirsi gridare di andarsene lui e la sua gente perché untori. Paradossalmente mi chiedo perché solo ora, sulla scia di un fatto avvenuto negli States si sia mobilitata la volontà di azione di una così vasta schiera di persone anche nella nostra penisola in cui, grazie a Dio, le manifestazioni sono state pacifiche. Eppure dimostrano un profondo disagio molto comune alle minoranze etniche nel Belpaese e solo chi le ha subite può comprendere quanta amarezza e desolazione crei l’essere trattato in modo differente a causa del colore della pelle. E il sottoscritto ne sa qualcosa purtroppo. Ho dedicato la mia intera carriera a questo scopo, recitare ruoli sempre diversi lontani anni luce dagli stereotipi (perché sono anche questi la concausa di fomento al razzismo nella società sempre più digitalizzata e multimediale in cui viviamo) per mostrare alla gente che non esiste razza se non quella umana.
Come contributo alla memoria di George Floyd e a ciò che ha rappresentato la sua morte, io e il poliedrico fotografo Davide Fazio, che spesso cura il mio portfolio fotografico e che anche questa volta mi ha sorpreso per la sua capacità di creare immagini suggestive, abbiamo pensato e realizzato 3 scatti molto significativi che speriamo possano diventare virali.
Yoon C. Joyce