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Don Alberto Ravagnani, il primo “Don Influencer” ci racconta il suo amore per Dio, il confronto con Fedez e Ferragni per arrivare alla presunta partecipazione al GF VIP!

Vi sarà capitato di “sfogliare” i video su TikTok o su Instagram e imbattervi in contenuti che vedono protagonista un sacerdote. A me è capitato, mi sono soffermato e incuriosito. Ho cercato su internet e ho scoperto che anche Fedez lo conosce “virtualmente”, lui è Don Alberto Ravagnani.

Un giovane prete di quasi 27 anni che svolge il suo sacerdozio in una cittadina in provincia di Varese, la parrocchia San Michele di Busto Arsizio. Sommando i followers di Instagram, TikTok e YouTube supera i 170mila…

L’ho contattato e abbiamo fatto una lunga chiacchierata, vi consiglio di leggerla!

Buona Lettura…

Prima di entrare nel vivo della chiacchierata volevo che tu in pochissime parole raccontassi chi sei e perché hai scelto la via ecclesiastica?

Iniziamo con una domanda semplicissima (ride), quando ho incontrato Dio nella mia strada avevo 17 anni più o meno e mi ha cambiato letteralmente la vita, è stata una svolta.  È talmente forte l’amore che provavo per Dio che non potevo far altrimenti. Sono andato in seminario per 6 anni, mi è servito per capire se dare totalmente la mia vita a Dio o meno. E visto che ora sono sacerdote ho fatto la scelta giusta!

Ti avranno fatto mille domande sulla tua scelta ma io invece voglio farti una domanda differente…oggi la chiesa è palesemente distante dai giovani, lo dici anche tu in alcuni video che hai fatto…credi che utilizzare i social network così come stai facendo tu possa avvicinare i giovani e non giovani alla chiesa?

Credo di sì, non è la panacea di tutti i mali. Il mondo oggi comunica così e quantomeno la chiesa deve far così. Non basta, non è sufficiente ma è necessario

Hai avuto riscontri positivi?

Si, ho avuto molti riscontri positivi, io produco i miei contenuti e la gente ne fruisce, non so quali scelte influenzano o se influenzano i miei contenuti. Tante persone mi scrivono, cercano di parlarmi, si raccontano e probabilmente senza questi video non si sarebbero avvicinati. 

In un video ti chiedi “Perché andare a messa? Alcune sono pallose, lente, etc.”, allora ti chiedo com’è una messa celebrata da Don Alberto? 

(Ride) Gran bella domanda, io cerco di fare al meglio la mia parte. La messa non è solo del prete, ma oltre a lui c’è l’assemblea (la gente), il coro che deve essere curato, poi ci sono i chierichetti…io faccio la mia parte, ma tutti gli elementi concorrono alla buona riuscita della funzione religiosa. 

Io cerco di essere diretto, coinvolgente e appassionato…io celebro, ci metto la mia persona, la mia gestualità, le mie parole e cerco di essere appassionato anche quando celebro, ma semplicemente perché sono così

Critiche da persone interne alla chiesa?

C’è stato solo un sacerdote che mi ha criticato pubblicamente, altri non ne so. So che qualcuno è perplesso ma credo che ci stia. Non sono convinto neanche io di quello che faccio, è un terreno nuovo, non ho cercato io questo, si sta evolvendo…

In che senso?

Il mio obiettivo non era avere tanti follower, essere intervistato, io volevo raggiungere i miei ragazzi visto che nel lockdown non potevo, poi i miei video sono diventati virali, ne prendo atto ma non era quello che volevo producendo quei video.

Molti ti hanno definito Don Influencer, a me ha fatto strano…tu ti senti un influencer?

Bisogna capire cosa vuol dire influencer, è da troppo poco tempo che sto facendo queste cose…non saprei risponderti. Che io influenzi il pensiero di altri non so, forse si perché sono l’unico con questa visibilità sui social…

Qualche haters? 

Qualsiasi cosa si fa diventa oggetto di elogi o critiche per cui ci sta. 

Tanti mi hanno detto che io fossi un finto prete, un attore pagato, uno che ha studiato comunicazione, questa cosa mi fa ridere ma anche riflettere.

Se la chiesa comunica deve comunicare in maniera incomprensibile, vecchia e anacronistica, se invece comunica in modo diverso c’è qualcosa dietro…

A proposito di Chiara Ferragni, hai seguito l’ultima polemica di Chiara agli Uffizi? Che ne pensi?

Si ho sentito, guarda non sono d’accordo con questa polemica. Secondo me è una polemica montata ad arte per far parlare. Chiara Ferragni mobilità sempre le masse, questo è servito per rilanciare l’arte. 

Nel mio piccolo anche a me è stato chiesto di fare delle foto in un museo, ancora sto pensando se farlo perché non mi sento nessuno. Ma c’è bisogno di rendere visibile l’arte sui social forse perché è un mezzo per renderla fruibile a più persone. 

Ma la polemica è una polemica sterile.

Oltre ai musei o altro non credi che anche la chiesa possa “usare” i social per farsi conoscere!’?

Ma sai che ci stavo pensando (ride), il tesoro, il patrimonio e la tradizione della chiesa non è conosciuta, se solo la chiesa mostrasse la sua ricchezza che è insita dentro di se, allora il mondo riuscirebbe ad accorgersene e apprezzare, questa mossa passa anche attraverso i social network 

Nella chiesa mancava il concetto di influencer, ci sono stati i Santi che sono stati grandi influencer, Don Bosco, San Francesco, San Filippo Neri hanno cambiato la chiesta partendo dal loro carisma, oggi li avremmo chiamati influencer. 

Mi permetto di dire questa cosa, in America in realtà questa cosa accade già, la chiesa cattolica deve “competere” con le altre chiese che spingono molto sulla comunicazione, In America ci sono già dei preti su YouTube, in Europa manca. In questo ultimo periodo la chiesa sta perdendo fedeli, in questo cambio generazionale, forse prima non c’è ne mai stato di bisogno. 

Parliamo di Fedez, lui ha risposto pubblicamente a un tuo video. Ma dopo c’è stato un seguito?

No è finita lì, nessun messaggio o contatto. 

Ma a questo punto visto che porta visibilità e tutti ne parlerebbero…invita Chiara e Fedez ad una tua celebrazione…

Io li ho invitati, non so se per loro ci sia un ritorno d’immagine nel venire nella mia parrocchia. Io ho fatto un video di risposta a quello di Fedez, la risposta non è stata raccolta…

Le porte sono aperte per Chiara e a Fedez. Credo ci sia bisogno che questi personaggi trovino dei punto di contatto con la chiesa.

“Ciò che unisce è più grande di ciò che ci divide” è il messaggio della tua risposta ma ti chiedo …cosa ci unisce secondo te? 

Ok ottimo, ci sono tante cose che ci uniscono. La cosa più grande e più significativa è che condividiamo tutti la stessa UMANITÀ, siamo tutti uguali. Condividiamo anche le differenze che ci accomunano. Siamo tutti diversi ma ci siamo dimenticati che le differenze non sottostanno al principio di divisione ma di comunione, bisogna valorizzare le differenze. 

In sintesi ci unisce il fatto che tutti siamo uomini.

Parlerei per ore ma non posso che farti una domanda sull’ultima “polemica”…vai o non vai al GF di Signorini?

Eccolo (ride), non parteciperò. Mi è stato proposto ma ho declinato l’invito. Mi sono confrontato quando mi è stata fatta la proposta ma non ho fatto un provino. 

Perché hai detto no? Non è il momento giusto o non è giusto che un don vada al GF?

Mettendo sul piatto della bilancia il GF e quello che perderei, faccio anche l’insegnante, se manco io qui è un problema per tante persone, per la parrocchia. E l’altro motivo è che in fondo è un gioco, potrebbe essere bello e interessante incontrare le persone e dei vip ma alla fine è un gioco. 

Va preso come mezzo di comunicazione però…

Il motivo è principalmente ciò che mi sarei perso e anche una serie di attività, proposte che mi sono arrivate e a cui sto riflettendo…

Progetti futuri? Detto a un sacerdote mi risulta  strano ma te la faccio comunque questa domanda…

Progetti non ne ho, ma continuo la mia pastorale ordinaria, inoltre in questo momento diverse persone chiedono la mia presenza, se fin’ora mi sono fatto vedere solo dietro uno schermo ora mi potrei far vedere di presenza, credo sia opportuno che si passi dal virtuale al reale senza però abbandonare la creazione di contenuti.

Grazie mille a Don Alberto Ravagnani per la chiacchiera e vi consiglio di seguirlo su Instagram, TikTok e YouTube!

Christian De Fazio

CEO & Editore di M SOCIAL MAGAZINE, Autore Televisivo, Attore, Mistery Shopper e molto altro... Appassionato di Musica, Televisione, Cinema e Viaggi, alla ricerca sempre di nuovi stimoli.