Heroes, la festa della normalità dai numeri incoraggianti | CONFERENZA STAMPA
Coesione, innovazione e sostenibilità: gli stimoli accrescono ancor di più, a ridosso di “Heroes – Il futuro inizia adesso”. Durante la conferenza di questa mattina, venerdì 4 settembre, è stato ribadito dagli organizzatori la portata rivoluzionaria dell’evento previsto alla conclusione della settimana della musica di Verona per domenica 6 settembre. Senza le voci dei protagonisti sul palco, si è dialogato maggiormente sugli aspetti tecnici che circondano la serata musicale, sulla base di dati sicuramente incoraggianti. Infatti si parla già di 30.000 presenze accertate, con un flusso d’ingresso potenzialmente infinito sul web fino a pochi minuti dall’inizio, ma anche di donazioni superiori alle aspettative, considerando il raggiungimento dell’obiettivo prefissato al 31/12 di mezzo milione di euro. “Notiamo – ha detto il direttore artistico di Heroes – un grande supporto dalla filiera stessa che ha capito l’importanza del fare rete insieme”.
Da qui il lungo elenco di partner spontanei, oltre a quelli già noti dalla prima ora, che hanno saputo coniugare intrattenimento e solidarietà, scardinando quell’atteggiamento “timido” del pubblico, tradizionalmente restio nei confronti di iniziative private. Ma non è tutto: le colonne d’Ercole vogliono proprio essere superate dagli imprenditori musicali, che stanno già considerando l’idea di trasformare questo fondo di benefit temporanei in una realtà di sviluppo stabile, per poter contrattaccare nel rilancio economico dell’intero settore e imporsi nel panorama internazionale soprattutto sul suolo sostenibile, grazie all’adesione dei 17 obiettivi prefissati nell’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile. Per ora, comunque, i costi di produzioni, primo grande passo concreto dell’iniziativa, sembrano esser stati quasi compensati, grazie anche alle esperienze in itinere di questi giorni a Verona, dai primati di ascolti alla partecipazione attiva del pubblico di fronte a questa iniziativa. Oltre all’economia, le attenzioni si son volte sull’impatto culturale della Music Innovation Hub, prima azienda ibrida fra stato e mercato che si è fatta promotrice dell’intero movimento grazie al Senior Advisor Pierluigi De Palma e il Presidente Andrea Rapaccini e ha chiuso proprio il cerchio fra le 3 principali aziende di live music italiane, ma anche su quello psicologico, ricordato dall’AD di Vivo Concerti Clemente Zard che ne ha ricordato la creazione inimmaginabile dell’evento proprio dall’intorpidimento provocato dal lockdown: “c’era bisogno di creare oltre al semplice ‘spostare‘”. Heroes però non si esaurisce solo in tabelle e slogan: nella conferenza digitale su Zoom è stata presentata integralmente anche la piattaforma ospitante “Futurissima”, grazie al tutorial offerto dalla Project Manager Anna Zò che ne ha mostrato i passaggi e le aree interattive che ci cattureranno durante tutta la giornata. Occhio però a confondere la soluzione tecnologica con il futuro: nel finale, proprio su pressioni della sala stampa, si è provato a chiarire come si debba porre l’intero evento per un futuro della live music in Italia, giungendo ad un forte dissenso unanime della virtualizzazione del live, da limitare meramente a supporto.