Un triste risveglio per l’Italia e gli italiani. Un 2020 che sembra non voglia smettere con le brutte sorprese. Due settimane dopo l’addio a Maradona se n’è andato anche Paolo Rossi, (l’ex calciatore campione del mondo con l’Italia nel 1982) muore a soli 64 anni a causa di un male incurabile.
A darne notizia immediatamente sui social la moglie Federica Cappelletti: “Per sempre❤️”.
Una piccola e dolce frase in cui si racchiude la tristezza di una moglie unita alla tristezza infinita che unisce oggi gli italiani.
Un dolore che accomuna tutti e non fa differenza se si è amanti o meno del calcio perché Paolo Rossi era ed è il simbolo di un Mondiale, un pezzo della storia del calcio, protagonista dell’Italia campione del mondo del 1982.
“Paolo Rossi era un ragazzo come noi”, scrivono i tifosi e noi non possiamo fare altro che accodarci a questo pensiero nel salutare “Uno di noi”.
“…Portare la divisa azzurra mi faceva sentire fiero: ero bianco, rosso e verde persino nel sangue che scorreva nelle mie vene! Nessuno dei ragazzi della mia generazione avrebbe mai detto no a una chiamata in Nazionale, né tantomeno si sarebbe ritirato per sua scelta. Farne parte significava aver conquistato la punta dell’Everest. Il massimo al quale un giocatore di calcio potesse ambire…”(Dal libro di: “Paolo Rossi, Federica Cappelletti
Quanto dura un attimo”).