“Mi sono rotto”, il brano di Andrea Agresti, Claudio Lauretta e Davide De Marinis | INTERVISTA
“Ci siamo ritrovati per una coincidenza astrale, accomunati dal messaggio che non vuole essere ne polemico, tanto meno negazionista, ma semplicemente dichiarare al virus che ci ha letteralmente rotto…”
Ed è cosi che il comico (attore e speaker radiofonico) Claudio Lauretta, ci racconta del nuovo progetto musicale “Mi sono rotto”. Brano che lo vede coinvolto nella “Combriccola artistica” formata da Davide De Marinis e Andrea Agresti che sicuramente non hanno bisogno di presentazione in quanto artisti amati sia dai media che dal pubblico.
Così dopo il successo del brano “Andrà tutto bene”, nato dalla pandemia, arriva un nuovo brano o un “LatoB”, (come lo definisce Agresti), a raccontare in modo ironico come noi tutti stiamo vivendo questa pandemia.
“Andrea mi ha proprio sorpreso”, interviene Davide De Marinis: “L’ho trovata una proposta indecente per me, abituato a cantare brani educati”, spiega De Marinis riferendosi ad Agresti e alla sua richiesta di creare questo brano.
“Questa richiesta da parte di Andrea ha stuzzicato la mia creatività. Mi sono immaginato a cantare una roba cosi e ho incominciato a ridere da solo.”
E cosi attraverso il brano “Mi sono rotto”, i tre artisti, ma soprattutto amici, raccontano il momento storico che stiamo attraversando, citando giocosamente tutte le nuove abitudini che sono diventate parte della nostra giornata.
“Nessuna critica alla classe politica”, ci tengono a precisare, “ma un inno liberatorio nei confronti del virus.”
La Combriccola De Marinis, Agresti, Lauretta presentano “Mi sono rotto”. Brano che arriva dopo il successo di “Andrà tutto bene.”
Davide: Con il brano precedente abbiamo avuto tante soddisfazioni e siamo riusciti a far avere all’Ospedale Dono Svizzero di Formia(LT),due respiratori per il reparto pediatrico. E’stato tutto molto bello, ma la situazione purtroppo in Italia e nel mondo, non è cambiata e siamo ancora qui a parlarne. Quando Andrea m’ha chiamato e mi ha detto: “ De Marinis tu devi scrivere il seguito di Andrà tutto bene( perché di buono non è andato nulla.” All’inizio pensavo fosse uno scherzo poi la sua richiesta ha stimolato la mia creatività e in due ore è nato “Mi sono rotto.”
Ascoltando poi il brano è nata l’idea di Pozzetto e al rimando alla famosa frase che dice nel film “Ragazzo di Campagna.”
Davide: Si ascoltando la canzone a entrambi è venuta subito in mente l’esclamazione di rimando a Pozzetto. A quel punto cantarla da soli non aveva più senso e rischiava di diventare volgare. Così abbiamo chiamato Claudio che imita Pozzetto in maniera esemplare e abbiamo dato via al trio delle meraviglie.
Che ci siamo rotti questo è palese ed è uno stato generale in tutti noi. Ma quello che mi chiedevo e vi chiedo: “Voi artisti ma quanto vi siete rotti”?
Agresti: Ma tantissimo. Ovviamente ci sono varie sfumature di rottura. Di certo noi non possiamo paragonare a chi ha perso un amico o un parente. Però le rotture sono molteplici e rivolgendomi alla categoria artista la rottura è doppia.
Spiegaci Meglio
Agresti: Gli artisti non riescono a lavorare e quindi nemmeno ad essere creativi. Il contatto che si crea con il pubblico è fondamentale e fa la differenza. E’ attraverso quel contatto che si crea la magia e si può poi beneficiare della bellezza artistica
Lauretta: Sono un animale da palcoscenico e mi manca questa situazione. Devo ammettere che durante la giornata mi capita di pensarci e da solo cerco di calmarmi e di contare fino a dieci. Obbiettivamente ci siamo rotti e mi sono rotto anche per le tante cose che non sono ancora molto chiare.
Davide: Obiettivamente sarebbe anche stupido dire il contrario. Siamo stanchi. Il nostro obiettivo comunque(attraverso questo brano) è creare uno sfogo e farlo con la musica e attraverso la musica è anche meglio. Siamo tutti nella stessa barca e uniti possiamo farcela.
Cosa vi aspettate a questo punto da questo brano?
Lauretta: Sicuramente non vorrei diventasse l’inno del menefreghismo, perché non è assolutamente così. E’ una canzone ironica ma che al suo interno ha il compito di mostrare la situazione che viviamo, inoltre è un omaggio e un ringraziamento a tutti gli operatori sanitari.
Davide: in molti mi stanno scrivendo che grazie a questo brano stiamo dando voce a tante persone che la pensano come noi.
Agresti: Siamo tre persone completamente diverse ma con un unico obbiettivo, ovvero far sorridere le persone. La nostra differenza ha fatto si che creasse quell’alchimia bislacca e inspiegabile che fa si che un’opera possa funzionare.
Allora non ci resta che augurarci di cantare questa canzone fuori dai balconi(magari in estate), e salutare cosi una volta per sempre questo virus?
Lauretta: Si esatto, come se fosse un esorcismo. Un messaggio per esorcizzare questo momento storico. La frase mi sono rotto i… anche se riferita a quello che stiamo vivendo è soprattutto riferita al Covid. Noi dobbiamo dire a questo virus: “Vattene e non farti più vedere.”