I Diritti dello Spettacolo: Un Appello dal Teatro Ariston

Durante la serata dei duetti del Festival di Sanremo, il 4 marzo, artisti e ospiti hanno portato in scena una campagna per evidenziare le difficoltà del settore dello spettacolo dal vivo, duramente colpito dalla pandemia. Questo comparto necessita di una profonda ristrutturazione e di un rinnovato apprezzamento del suo valore culturale, economico (in termini di posti di lavoro e produzione) e sociale, come motore di aggregazione nelle comunità locali. La crisi sanitaria ha accelerato la presa di coscienza della fragilità del settore; senza interventi decisivi e coordinati, le conseguenze saranno devastanti per i lavoratori, compromettendo la salute dell’intero sistema e il PIL nazionale. Mesimostri che teatri, cinema e spazi culturali, pur dimostrando di essere ambienti sicuri, sono stati sistematicamente considerati attività sacrificabili. È fondamentale che le istituzioni comprendano le esigenze del settore per garantire un riconoscimento economico e sociale adeguato. Un anno è trascorso, e l’inazione è inaccettabile. L’urgenza di questa campagna non risiede solo nei dati allarmanti sulla situazione di lavoratori e aziende, ma anche nella preoccupante casualità con cui sono stati erogati i ristori e gestite le risorse. A oltre un anno dall’inizio del blocco, mancano ancora ammortizzatori sociali adeguati per i lavoratori; i ritardi dell’INPS nell’erogazione degli indennizzi aggravano ulteriormente la situazione. È necessario che il Ministero metta in atto un sistema di ristori basato su fatturati e costi, utilizzando i dati raccolti nell’ultimo anno; che i fondi siano distribuiti equamente, evitando disparità tra i beneficiari. Il settore dello spettacolo si basa su metodo e pianificazione; lo Stato deve rispondere con la stessa serietà: organizzando la riforma con la definizione di tempistiche e priorità; creando un’agenda pubblica con scadenze chiare; adeguando i protocolli sanitari alle diverse realtà del settore, evitando soluzioni standardizzate; supportando la riapertura delle attività, con regole chiare sui ristori per perdite di guadagno e costi aggiuntivi per la sicurezza. L’Unione Europea ha già raccomandato l’istituzione di uno Statuto Sociale degli Artisti. Proposte di legge sullo Statuto dei Lavoratori, elaborate con la collaborazione di operatori del settore, sono state presentate in Parlamento, focalizzandosi sulla discontinuità tipica del lavoro artistico. I tavoli di lavoro già istituiti devono basarsi su queste proposte per fornire soluzioni strutturali, affrontando l’emergenza e garantendo un futuro certo al settore. Non c’è più tempo! Tutte le informazioni su www.idirittisonounospettacolo.it