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Amici 20, l’escamotage lessicale per vivacizzare la semifinale | RESOCONTO

E’ stata cercata spasmodicamente, ma alla fine è solamente una lunga angoscia culminata nella gioia: la sorpresa era matematicamente impossibile e rimandata (forse) alla finalissima di Amici 20. I nomi, infatti, erano alquanto scontati per la prossima settimana, ma si doveva pur rendere l’appuntamento odierno quantomeno spensierato e leggermente intrigante. E così la semifinale ha cambiato schemi, risultando comunque snella, vivace, in un clima familiare senza precedenti che è terminato proprio con un quinto finalista che, per meriti e per tenacia, non poteva mancare all’appello. Infatti nel quartetto dei papabili vincitori Aka7even, Giulia, Sangiovanni e Alessandro, dall’inizio acclamati da giuria e pubblico, è giunto con uno scherzo ai limiti della crudeltà di Maria De Filippi quel Deddy che conosce bene il fil di lana e lo sa disinnescare con un forte indice di genuinità. Dopo i salvataggi in extremis, anche stavolta il giovane cantautore ha sentito l’odore dell’uscio di casa, ma poi è stato richiamato a sorpresa in uno studio vuoto anti-spoiler per ritirare la maglia dorata. A fare sliding door ci ha infine pensato Alessandro, scelto proprio dalla voce di Maria in casetta e anche lui emotivamente smosso dall’invito poco prima nella rappresentazione di “Dirty Dancing” nell’ambito del progetto “Broadway-Milano” di fine anno. Insomma primi traguardi concreti favoriti dalla visibilità del programma, fra case discografiche e collaborazioni teatrali, che lasciano la bocca asciutta solo a Serena, ricordata per la sua crescita e per la sua “testa alta” ma senza riconoscimenti in tasca.

Tornando alla serata stessa, il meccanismo di selezione dei (4?) finalisti è risultato furbesco e un pochino complesso, con piccole porte aperte lessicali che han scandito la sorpresa finale a Deddy, ma capaci di metter ancora più in luce il notevole distacco di alcuni artisti, da Sangiovanni ad Aka7even per la palma d’oro del canto all’irrefrenabile Giulia nel ballo rispetto agli altri concorrenti in gara. Attraverso esibizioni complete, che siano per coerenza e/o versatilità stilistica, i ragazzi infatti han dimostrato che non si son trovati lì per caso, ma anzi han saputo crescere e fidelizzare una fetta di pubblico che li ha portati vertiginosamente nelle cime di gradimento di ogni piattaforma Social, lasciando le briciole per gli altri. E anche gli stessi professori, in particolar modo il duo Celentano-Zerbi, hanno cementato, anche con un trofeo ironico, il loro ruolo intrattenitivo-pedagogico, regalando pareri e sketch compensativi nei momenti di pausa, fin proprio i giudici che hanno dimostrato un’alchimia che forse trascende dagli schemi televisivi. Merito di una Maria De Filippi che, all’alba di quest’ennesima finalissima, ha saputo creare un contenitore variegato ma preparato televisivamente, lasciando per strada solo quel forte tasso di professionalità dal quale molte volte il pubblico fugge…

Luca Fortunato

Nato con la 'penna' all'ombra del Colosseo, sono giornalista pubblicista nell'OdG del Lazio. Accanto alle cronache del mio Municipio con il magazine La Quarta, alterno le mie passioni per la musica e il calcio, scrivendo per alcune testate online (M Social Magazine e SuperNews), senza dimenticare il mio habitat universitario. Lì ho conseguito una laurea triennale in Comunicazione a La Sapienza e scrivo per il mensile Universitario Roma. Frase preferita? "Scrivere è un ozio affaccendato" (Goethe).