LIBRIUNO SGUARDO SU...

“Il richiamo delle sirene” di Gaetana Pollara | RECENSIONE

Brutto affare, la rassegnazione. Spegne l’entusiasmo e lo slancio verso conquiste e scoperte. La rassegnazione anestetizza i desideri mettendoli sottovuoto. Non si guadagna nulla ad essere rassegnati, solo, forse, un po’ di stordimento abitudinario in più e di felicità in meno. Eppure, la rassegnazione è anche una questione culturale e territoriale. Ci sono zone in cui essa fa parte del modo di vivere, come se chiedere a se stessi qualcosa di diverso fosse sbagliato. L’ambizione parrebbe quasi una perdita di tempo, fumo negli occhi, una cosa per chi ha già la pancia piena. Dietro alla rassegnazione e all’ambizione c’è il modo di pensare, stretto per chi ha una visione chiusa della vita e sconfinato per coloro che vogliono appartenere a se stessi e non a quello che la mentalità limitata impone di fare. Ognuno si regola a seconda delle sue esigenze, ma queste avranno delle priorità ed i sogni, spesso, vengono scavalcati da quello che è necessario fare prima di ogni altra cosa. Se si è insoddisfatti, però, occorre puntare lo sguardo verso ciò che più si vuole per se stessi, per cambiare, per migliorare, per non tradire l’impulso che ci porta, spesso, ad essere esattamente come vorremmo. 

In Il richiamo delle sirene di Gaetana Pallara vivi il cambiamento di un giovane che riesce a riconoscere la sua strada solo dopo aver visto la sofferenza. La stessa che ha vissuto, ma che dapprincipio lo ha spinto a un’esistenza dissoluta, vacua, senza stimoli e per nulla concreta. Ha pensato di seguire il richiamo delle sirene che ti offuscano il presente ed a causa delle quali perdi di vista anche il futuro. Poi, si rende conto che deve sentire la sua voce, i suoi desideri, quello che la sua anima gli suggerisce, se vuole uscir fuori dallo stretto canale in cui si è ficcato.

Pulita la narrazione, semplice lo stile. Il lettore non è scosso da colpi di scena, ma respira riflessioni e messaggi che non può non fare sue. Molto breve la storia, cosa questa che ha portato a rinunciare alle descrizioni, alle ambientazioni. Gli animi sensibili, e non solo, troveranno giovamento dal libro, sapranno andare incontro al racconto nel migliore dei modi.  

Lucia Accoto

Lucia Accoto. Critico letterario per Mille e un libro Scrittori in Tv di e con Gigi Marzullo Rai Cultura. Giornalista, recensore professionista.