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Grande Fratello Vip: Adriana Volpe, Sonia Bruganelli e il selfie della discordia!

Doveva essere l’anno della svolta, del cambiamento, l’anno in cui qualcuno avrebbe potuto riaccendere le vane speranze ed il cervello, ma per ora, e dubito questa situazione potrà risolversi con un colpo di bacchetta magica, non è cambiato proprio niente. A parte qualche rara tanto quanto improbabile eccezione, gli imbecilli sembrano restare tali e la stupidità, di chi della coerenza delle buone maniere non ne vuole affatto sapere, continua a farla da padrone.

Di questo e magari di molto altro ancora se ne intende sicuramente Sonia Bruganelli. Non starò qui a ricordarvi di chi è moglie la Signorina Rottermeier e del perché forse occupa oggi un posto in televisione, ma vorrei porre un piccolo accento sulla nota stonata che lo scorso sabato sera, postando una foto in sorridente compagnia di Giancarlo Magalli (amatissimo nemico di Adriana Volpe), la seconda, per quanto mi riguarda per importanza, opinionista del Grande Fratello Vip, si è lasciata scivolare nemmeno fosse Avril Lavigne alle prese, da sempre, sul palco, con i suoi palesati ed evidenti problemi di fiato. Che a differenza del marito, il più grande showman di tutti i tempi, la Bruganelli non sia attenta ai bisogni della collettività e dedita alla riservatezza, ce ne aveva dato dimostrazione già in passato, quando in piena pandemia, e alla faccia della “povera” gente, mostrava con quella nonchalance tipica di chi se ne sbatte dei problemi degli altri la sua vita fatta di lussi e lustrini sui social. Ora, la solidarietà femminile, sebbene oggi per alcuni resti un retaggio presuntuoso e sessista di cui la nostra cultura continua ad essere impregnata, non può non essere tenuta in considerazione solo perché nonostante possibile, in un mondo dove l’avvenenza conta più della sostanza, è poco attuabile. Il problema non sta nella semplicità di uno scatto, ma in tutto ciò che inevitabilmente quel selfie comporta. E non dovrei essere io, infatti non lo sarò, a ricordare alla consorte di Paolo Bonolis quello che la Volpe ha raccontato di aver subito dal collega Magalli, tanto da trascinarlo persino in tribunale. La superficialità non può mai e in nessun caso andare a braccetto con la professionalità e quell’atteggiamento, a casa mia chiamato rispetto verso il prossimo, che favorisce adeguate e soddisfacenti relazioni interpersonali, è necessario per una convivenza senza conflitti! Aerei privati, macchine di lusso, firme all’ultimo grido, gioielli come se piovessero dal cielo e poi del saper vivere la men che minima traccia.

È opinione comune di parole, e fatti, non necessari, se ne potrebbe fare a meno, se non altro, per una questione di buon gusto. Perciò evitiamo di nasconderci dietro al caso, o peggio, di sederci alle spalle dell’irresponsabile dilagante ipocrisia. Di certe azioni continuo imperterrito ad apprezzare giusto una cosa, il coraggio di chi le pratica e l’idiozia di chi le predica!!!

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