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Dai nomi scrutinati per il Quirinale al triangolo Sorge-Belli-Duran del GfVip, passando per l’indecenza di Gianni Sperti a U&D: non c’è niente da fare, viviamo nel Paese dei Balocchi!

In quest’epoca di emergenza pandemica da Coronavirus, in cui ciascuno si riscopre virologo, epidemiologo, economista, diplomatico, guerrafondaio, e chi più ne ha, più ne metta, è assurdo, per non dire spaventoso, constatare quanto sia illimitato il credito che si concede alle facce toste. Ma al tempo stesso è altrettanto deprimente osservare come alle persone oneste, umili e il più delle volte meritevoli oltre ogni previsione, venga riconosciuta solamente una possibilità. “Ognuno ha la faccia che ha” direbbe l’inimitabile Principe della Risata Antonio de Curtis (in arte Totò), me è pur vero che spesso e volentieri si esagera.

E così, mentre l’Italia è imperniata sul conflitto senza fine tra pro-vax e no-vax, caccia alle streghe e messa al bando del positivo, regole insensate e crisi economica dilagante, la nostra classe politica pare più interessata a farsi beffe dell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica piuttosto che a cercare di porre rimedio alle pessime condizioni in cui versa il Paese che sarebbe chiamata a rappresentare. Per carità, quella del Capo di Stato è comunque una figura essenziale e la ricerca di un degno successore di Sergio Mattarella non sarà sicuramente facile. Non a caso, la prima giornata di votazioni si è conclusa in un nulla di fatto. E non che potessimo aspettarci qualcosa di diverso, sebbene a mio avviso si sia rivelata molto utile nel rammentarci quanto quei “politicanti” più affezionati alle loro comode poltrone che al benessere dei propri cittadini siano inadatti a governare persino nel Paese dei Balocchi. Sentir pronunciare i nomi di Alfonso Signorini, Amadeus e Alberto Angela, che qualche burlone ha ben pensato di scrivere sulle schede elettorali, e osservarli mentre continuano a divertirsi alle spalle degli italiani è stato qualcosa di veramente imbarazzante. Uno scempio in confronto al quale la variante Omicron è una passeggiata, per usare un eufemismo. O ancora meglio, un vero e proprio circo, lo stesso a cui abbiamo assistito pochi mesi fa in seguito alla bocciatura del DDL Zan in Senato, e che ora ha malauguratamente raggiunto il Quirinale. La politica non è un reality show, men che meno in un momento storico come quello che stiamo attraversando, e questo farebbero bene a ricordarselo!

Diversamente, invece, si potrebbe dire per quello che è a tutti gli effetti il padre di tutti i reality. Al Grande Fratello Vip, infatti, Alex Belli ci ha reso partecipi dell’ennesimo teatrino sul triangolo amoroso più chiacchierato d’Europa. La sua ambigua relazione con Soleil Sorge e il “matrimonio-gate” con Delia Duran mi hanno fatte venire due palle così, nemmeno fossi un elefante in preda ad una grave forma di cistite. Ma è mai possibile che non ci siano altre storie da raccontare?! Per non parlare degli ingressi previsti per le prossime settimane. Edoardo Donnamaria, Antonio Medugno e Gianluca Costantino varcheranno presto l’ambita porta rossa di Cinecittà. Scusate la domanda, ma chi sarebbero?! Dubito siano Vip, non li conosce neanche la madre che li ha partoriti! E menomale che si ostinano a sottolineare il successo di questa lenta e soporifera sesta edizione. Ma non hanno ancora capito che la gente li guarda esclusivamente perché, con i loro sterili battibecchi e l’inarrivabile voglia di dolce far niente, sono a dir poco abili nel conciliare il sonno?! Al contrario, a Uomini&Donne, Tina Cipollari è riuscita a tenerci incollati al piccolo schermo grazie ai festeggiamenti in grande stile per il compleanno di Gemma Galgani, regalando alla Mummia più famosa del mondo una torta a forma di rotoloni Regina, adorata con uno scatto che la ritraeva e dei cactus a mo’ di candele. Insomma, un pensierino che senza ombra di dubbio le si addice, peccato solo che Gianni Sperti non sappia riconoscere l’intelligenza e l’ironia di tutto ciò che va al di là della sua portata nemmeno quando se lo ritrova di fronte!!!

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