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Il nuovo romanzo di Jonathan Bazzi: “Corpi minori” tra sogni, ambizioni e desideri

Il finalista del premio Strega 2020 torna in libreria con un nuovo romanzo pieno di vita vissuta

Dopo il suo brillante successo letterario del capitolo “Febbre”, lo scrittore milanese Jonathan Bazzi ritorna nelle librerie e nelle maggiori piattaforme editoriali con un nuovo romanzo intitolato “Corpi minori”, uscito dall’8 febbraio 2022 ed edito da Mondadori nella collana Scrittori italiani e stranieri. In questo libro si racconta magnificamente la formazione adolescenziale di un ventenne, con un linguaggio di contemporaneità, che conduce il protagonista a due movimenti essenziali: dalla periferia a Milano centro e dall’amore atteso a quello reale. Man mano che si scorrono le pagine si parla dei desideri e delle storie di Pietro e Minnie, di Dylan di Melissa e di altri personaggi della sua vita che metteranno lo stesso romanziere Jonathan Bazzi a confronto con le derive del desiderio, alla ricerca del suo posto nel mondo, sia in senso geografico che emotivo. Questo romanzo scritto nel pieno lockdown da Covid-19, tra la fine del 2019 e l’autunno 2021, è il proseguimento del primo romanzo “Febbre”, dedicato all’infanzia e all’adolescenza spaziando tra l’omosessualità e la vita nella periferia milanese, parlando del suo decennio che va dai venti ai trent’anni, con tutto il reticolato specifico delle sue crisi frutto della fine di un mondo e dell’inizio della crisi del quarto di vita. All’inizio si affronta il passaggio da Rozzano, una delle tante periferie, alla metropoli di Milano in una chiave grottesca e straripante che rivelano affanni ed espedienti diversi per poi l’incontro con quello che sembrerebbe essere l’amore vero ma è solo abbagliante in quanto una voce interiore ed esterna rimetterà tutto in discussione. Ogni suo capitolo porta il nome di una via o piazza milanese, in una specie di mappatura mnestica ovvero sentimentale. Mentre il titolo Corpi minori in astronomia assume il significato di corpi celesti di dimensioni ridotte come asteroidi, meteore e comete, in questo romanzo-memoir “minori” sono tutti i corpi osservati sotto la lente sentimentale. La copertina è stata realizzata dalla fumettista, illustratice e street artist MP5, un’artista italiana nota per il suo incisivo stile di disegno in bianco e nero, utilizzata in occasione della cattedrale immaginaria di Modena dal titolo “One”. Buona lettura!

SINOSSI

Partendo da una attitudine rigorosa, analitica, fenomenologica nei confronti del reale, Bazzi trova sintesi espressive illuminanti e restituisce tutta la potenzialità estetica latente in ogni nostro gesto e manifestazione, disegnando un percorso di formazione ricchissimo e ultracontemporaneo

I corpi minori sono corpi celesti di dimensioni ridotte: asteroidi, meteore, comete, ma in questo romanzo “minori” sono tutti i corpi osservati sotto la lente del desiderio. Desiderio che fa gravitare i personaggi attorno ai sogni e alle ambizioni di una vita, o solo di una stagione. Come accade al protagonista, che all’inizio della storia ha vent’anni, più di un talento ma poca perseveranza. Di una cosa però è sicuro, vuole andarsene da Rozzano, percorrere in senso inverso i tre chilometri e mezzo di via dei Missaglia, lasciarsi alle spalle l’insignificanza e la marginalità e appartenere per sempre alla città, dove spera di trovare anche l’amore, che sin dall’adolescenza insegue senza fortuna, invaghendosi di ragazzi tanto belli quanto sfuggenti. In una Milano ibrida e violenta, grottesca e straripante – che sembra tradire le promesse di quiete e liberazione immaginate da lontano –, il protagonista dovrà fare i conti con le derive del desiderio, provando a capire quale sia il suo posto nell’ordine geografico ed emotivo di questi anni irradiati di cortocircuiti tra reale e virtuale, tra immagine ed esperienza incarnata. Quando inizia una relazione con un ragazzo più giovane di lui e bellissimo, si sente finalmente dentro il cono di luce dorata della felicità: ama, ed è corrisposto. Eppure non basta trovarsi nel luogo che si è sempre sognato, non basta l’amore. Si è inchiodati a se stessi, in carne e ossessioni: per riuscire a occupare il proprio posto nel mondo non si può ignorarlo.Un registratore compulsivo delle scene e delle figure del mondo in cui ci muoviamo che, sulla base di queste, prova a rilanciare il gioco dell’immaginazione, scoprendo nel cantiere della costruzione letteraria il principale terreno di edificazione del sé.

Un registratore compulsivo delle scene e delle figure del mondo in cui ci muoviamo che, sulla base di queste, prova a rilanciare il gioco dell’immaginazione, scoprendo nel cantiere della costruzione letteraria il principale terreno di edificazione del sé.

Jonathan Bazzi

Giuseppe De Carlo

De Carlo Giuseppe, classe 1980, laureato in Controllo Qualità indirizzo industriale farmaceutico e appassionato nel giornalismo scientifico e del mondo dello spettacolo. Dal 2018 iscritto all’Ordine dei giornalisti della Campania.