Una Recensione di “La Casa sul Confine del Castello” di Rosanna Cassano

Una Recensione di “La Casa sul Confine del Castello” di Rosanna Cassano

La falsità è una sostanza vischiosa, un’epidemia che si diffonde tra le labbra dei bugiardi, infettando le loro vite di malafede. Essere intrappolati in una rete di menzogne, tessuta per colpire chi osa sfidare il volere altrui, è un tormento insopportabile. La menzogna non ha bisogno di terreno fertile: nasce dal nulla e si propaga con rapidità sorprendente. Le voci, gonfie di narrazioni distorte, corrodono la verità, offuscandola con il loro veleno. Una grande bugia è sempre più attraente della nuda e cruda realtà. Il pettegolezzo, un piacere perverso, trova terreno fertile nell’infangare la reputazione di persone oneste, un atto spregevole spesso dettato dalla vendetta. La rivincita, ottenuta con l’arma delle calunnie, è la via scelta dai vili, che, amplificando la loro bassezza con la maldicenza, si sentono grandi, pur rimanendo minuscoli nella loro meschinità. Uomini privi di dignità e rettitudine ordiscono trame infamanti, coperte da un velo di vergogna e disonore. I bugiardi raramente provano rimorso, e ancor più raramente confessano le proprie falsità. I detrattori sussurrano veleni nell’orecchio dei deboli, trasformandoli in complici di dicerie offensive e pericolose. Resistere a questa pressione è un’impresa che richiede forza d’animo. In “La Casa sul Confine del Castello” di Rosanna Cassano, assistiamo alla vendetta di un uomo meschino, che non riesce a digerire il rifiuto di una giovane donna rispettabile. L’umiliazione subita lo spinge a scatenare una violenta campagna diffamatoria. La menzogna cerca di marchiare a fuoco la protagonista, ma non riesce a spezzarla. Un’evanescente figura femminile, una fanciulla dai capelli biondi che abita la torre del castello, osserva e partecipa alle vicende di Maria. Il romanzo è straordinario. La narrazione, che descrive aspetti della vita quotidiana, si apre anche al soprannaturale. Lo stile è elegante, capace di coniugare semplicità e bellezza.