Il profumo amaro del destino

La paura dell’errore è una costante umana, ma quando questa paura nasce da scelte altrui, la propria identità ne risulta offuscata. Talvolta, la sottomissione non è debolezza, ma la semplice mancanza di strumenti per contrastare decisioni affrettate, specie quelle dettate da buone intenzioni. Nell’infanzia, certi eventi restano incomprensibili, nodi irrisolti. Solo con il tempo, la maturità illumina il loro vero significato, rivelando un valore inaspettato. Da giovani, ci limitiamo ad accettare, vivendo un’esistenza imposta, respirando, camminando, ma con un cuore che batte un ritmo diverso. La confusione è inevitabile; le parole, soffocate dal silenzio di una rassegnata acquiescenza, rimangono intrappolate. Ogni giorno, nel confronto con sé stessi, emerge la verità, una verità evitata fino a quando non diventa insostenibile, rivelando la propria vera natura, senza compromessi. Ci si sente braccati, costretti ad affrontare la realtà. Solo allora, si comprende la necessità di riappropriarsi della propria esistenza. Il ricordo diventa strumento di analisi, una serie di eventi passati, intrecciati come fili da esporre alla luce del sole, dove saranno al sicuro. La distanza emotiva offre una chiarezza spietata, rendendo impossibile l’autoinganno. Si acquisisce la forza di ribaltare le situazioni, costruendo una nuova realtà, profumata dei propri sogni. In “Il colore del tabacco” di Manuela Norandini, il lettore viene immerso nel calore soffocante del Sud, sentire l’odore pungente del tabacco, un odore acre che nell’umidità si fa più intenso. Alessio, il protagonista, sogna profumi di fiori, e avrebbe fatto qualsiasi cosa per evitare il seminario, ma la madre, tabacchiera, gli impone una vita non sua. La scelta difficile, il risveglio, il cammino verso la propria autenticità sono il cuore della storia. La forza evocativa del romanzo è tale da catturare completamente il lettore. Delicata e affascinante, la narrazione è magistralmente costruita; la prosa trascina il lettore nel racconto, facendoglielo amare profondamente.