Premio Fabrizio De Andre 2024, bagno di folla per la finale a Roma | VINCITORI
Grande successo per la 23ª edizione del PREMIO FABRIZIO DE ANDRÉ – PARLARE MUSICA: durante le due serate della finale – svoltasi venerdì 20 e sabato 21 settembre finalmente dopo 10 anni nell’omonima piazza, nel quartiere Magliana a Roma, – un folto pubblico ha infatti assistito con attenzione e interesse alle esibizioni di talenti della nuova generazione e di grandi nomi della scena musicale e del palcoscenico, come ENZO AVITABILE,NERI MARCORÉ, ANDREA RIVERA e SQUILLANTE.
Il Premio, condotto da Marco Carrara e Paolo Talanca, ha visto la vittoria di SANTOIANNI con il brano “Questa canzone non vale niente” (sezione musica), MONICA PAGNOTTA per l’opera “Noi” (sezione poesia) e MARIO MARASÀ per l’opera “Al vento e ai baci”.
In particolare le scelte della giuria, presidiata da Dori Ghezzi sono ricadute per il brano “Questa canzone non vale niente”, in quanto “disamina lucida, spietata e amara del mondo di oggi – come dichiarato da Paolo Talanca nelle vesti di membro della giuria di qualità – Il cantautore, con incedere dinamico e moderno e una musicalità accattivante, attraversa i paradossi di oggi con linguaggio diretto e colloquiale. In una piazza De André colma di gente e molto attenta, Santoianni ha fatto riflettere il pubblico sul concetto di valore, genitori assenti e il falso mito del denaro, riuscendo – con l’apparente leggerezza dell’incedere musicale – a essere profondo e puntuale a un tempo“
“Al vento e ai baci”, l’opera di Mario Marasá, invece è stata scelta come detto da Roberto Sironi, Responsabile Sezione Pittura, per “la sua complessità e il suo pensiero artistico fatto di fisicità, trascendenza e spiritualità.
Riguardo “Noi”, infine “è piaciuta la trasparenza efficace. La consapevolezza tematica e la semplicità espositiva. Dire una cosa profonda in modo semplice non è affatto facile“, come ha concluso Vincenzo Costantino Cinaski (Responsabile Sezione Poesia)
A vincere la Targa dei lettori di Repubblica è stata la cantautrice JANUARIA.
La Targa Faber è stata consegnata a RON, per il suo “enorme talento di saper lavorare di cesello e scrivere pagine che ricorderemo tutti”, e ad ARIETE, grazie alla sua “continua ricerca di umanità leale, a voce ferma, attraverso una melodia espressiva”
Infine, per quanto riguarda la Targa Quelli che cantano Fabrizio (già “Premio per la reinterpretazione dell’opera di Fabrizio”), quest’anno è andata ai PERTURBAZIONE, capaci di “non snaturare la cifra stilistica della “Buona Novella” proiettandola altresì nell’oggi, con versioni autentiche, rock, rispetosse ma che non mettono i brani in un museo”