“La Luna dei Moncada” di Michele Cusimano | RECENSIONE
La forte personalità, il carattere deciso e le idee chiare, tracciano scelte di vita che segnano anche le esistenze future. In questo modo si affrontano battaglie quotidiane dimostrando la propria forza d’animo e d’intelletto a se stessi, qualora ce ne fosse bisogno, e soprattutto agli altri, in particolare agli approfittatori. Eppure, la corazza che ci si costruisce su misura serve a ben poco quando la vita sferza dei duri colpi togliendoti qualcosa oppure qualcuno di importante. Non si è mai pronti alla sofferenza. Superarla, gestirla, patirla, con un certo vigore d’animo sarebbe l’atteggiamento giusto per riappropriarsi delle proprie forze. L’incisività della determinazione con cui si prendono di petto alcune situazioni la dice lunga sulla forgiatura caratteriale di certe personalità. La tenacia, unita all’intelligenza e alla perspicacia di agire nel momento giusto con le qualità più appropriate, diventa un asso nella manica. Poi, si può cadere. E’ naturale, succede a tutti. Nessuno è immune alle difficoltà, al dolore, ma da questi stati bisogna risollevarsi. La caparbietà è un buon antidoto per darsi lo slancio a reagire dinanzi alle sconfitte, ai drammi della vita. I grani delle proprie energie formano un rosario di forza che alimenta il coraggio impegnato nella difesa di ciò che più conta per ognuno.
In La Luna dei Moncada La saga dei Moncada di Michele Cusimano ti appropri di una storia di grande forza. Caltanissetta, 1568. Donna Aloisa De Luna sposa il principe di Paternò, Cesare Moncada. Il matrimonio dura poco. Cesare muore improvvisamente lasciando una pesante eredità alla moglie, con due figli da crescere e un intero regno da governare. Sono molti a remarle contro, a volersi impossessare della sua ricchezza e del suo potere. La caparbietà di Aloisa è determinante, ha la meglio sui nemici che minano la serenità della sua famiglia. Poi, la minaccia …
Il romanzo è un prezioso affresco di narrazione e di storia. La scrittura è amica, arriva agli occhi e al cuore del lettore che vede ogni cosa e si emoziona dinanzi alla meraviglia di una storia ben raccontata.
