TITOLO: Flop televisivo: “La Talpa” chiude anticipatamente. Un segnale di crisi più ampio?

Dopo sedici anni di attesa, il ritorno de “La Talpa” si conclude in anticipo, con le ultime tre puntate trasmesse stasera in una versione rimontata. Un progetto a lungo rimandato, inizialmente affidato alla Fascino di Maria De Filippi, poi accantonato e infine realizzato quest’anno in una formula inedita: registrato, montato, senza diretta e con una presentatrice, Diletta Leotta, dal ruolo ambiguo. L’assenza di un montepremi per la Talpa e la mancanza di un’adeguata promozione iniziale hanno contribuito a creare una versione ben lontana dalle aspettative. Molti spettatori ricordano con nostalgia la conduzione di Paola Perego, che riusciva a creare una forte tensione drammatica, pur nella modernità di un eventuale rifacimento. Il cast, pur dotato di buone potenzialità, è risultato soffocato da scelte registiche e di montaggio infelici. Unica eccezione, Marina La Rosa, professionista capace e affidabile. In Rai e Mediaset, un riciclo costante di autori e idee, spesso sordi ai cambiamenti del panorama televisivo, limita la creatività e la freschezza dei programmi. La televisione si è evoluta, e urge un rinnovamento anche dietro le quinte. L’insuccesso de “La Talpa” è un esempio lampante di questa stagnazione creativa. Ma la crisi non riguarda solo questo programma: anche il Grande Fratello, con i suoi ascolti del 14%, mostra segni di difficoltà, un argomento che approfondiremo in un prossimo articolo.