Ultim’ora: l’Italia dice addio alle detrazioni sanitarie | Non ti scali neanche una pastiglia: tutto di tasca tua

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Spese sanitarie e detrazione fiscale: dal 2020 è obbligatorio il pagamento tracciabile. Quali sono le eccezioni consentite a norma di legge
Da qualche anno, il legislatore italiano ha introdotto un’importante regola per chi desidera detrarre le spese nel modello 730: per la maggior parte degli oneri, il pagamento deve avvenire con strumenti tracciabili come carte di credito, bancomat, bonifici o assegni.
La Legge n. 160 del 2019, ovvero la legge di Bilancio 2020 in vigore dal 1° gennaio 2020, si applica anche alle spese sanitarie.
Tuttavia, come spesso accade in Italia, ci sono delle eccezioni. L’Agenzia delle Entrate ha infatti chiarito che non tutte le spese mediche sono soggette a questo vincolo.
Comprendere quali spese possono essere pagate in contanti senza perdere il diritto alla detrazione è fondamentale per non commettere errori in fase di dichiarazione dei redditi.
Come funziona la detrazione e la dichiarazione dei redditi
La detrazione sulle spese sanitarie è pari al 19% della spesa sostenuta, ma solo per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro. In pratica, se hai speso 500 euro, la detrazione verrà calcolata su 370,89 euro (500 – 129,11), e ammonterà a circa 70,47 euro. Grazie al Sistema Tessera Sanitaria (STS), le tue spese sanitarie sono già inserite nel modello 730 precompilato.
Quando paghi una prestazione medica o acquisti un farmaco, l’operatore sanitario invia i dati al STS, che li comunica all’Agenzia delle Entrate. Nonostante questa automazione, è cruciale non abbassare la guardia. Prima di inviare la dichiarazione, controlla che tutte le spese siano state inserite correttamente e, se necessario, integrale manualmente.

L’eccezione che fa la regola
Puoi ancora pagare in contanti e beneficiare della detrazione del 19% su una parte delle tue spese sanitarie se queste rientrano in una delle seguenti categorie: 1 Acquisto di farmaci e dispositivi medici compresi tutti i medicinali da banco o con ricetta. Per i farmaci, è indispensabile conservare lo scontrino “parlante”, che riporta natura, quantità e codice fiscale del contribuente.
2 Prestazioni presso strutture sanitarie pubbliche o private accreditate: se ti rivolgi a un ospedale pubblico o a una clinica privata che ha una convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), puoi pagare la prestazione in contanti senza perdere il diritto alla detrazione. Le prestazioni possono essere sia in convenzione che in regime privato. Per sapere quali strutture sono accreditate, puoi consultare i siti ufficiali delle Regioni. Ricorda che tutte le altre prestazioni sanitarie – come, ad esempio, una visita specialistica in una clinica privata non accreditata – devono essere pagate con strumenti tracciabili per poter essere detratte.