IMU, scatta il terremoto: migliaia di italiani hanno diritto al rimborso MA NON LO SANNO | Contatta subito il Comune

Tasse

IMU: che fare se hai pagato troppo? - pexels - emmepress

Negli ultimi mesi si parla molto della possibilità di ottenere un rimborso sull’IMU, l’imposta municipale che pesa ogni anno sulle tasche di milioni di italiani proprietari di immobili.

La novità riguarda migliaia di contribuenti che, in base a determinate condizioni, possono chiedere indietro somme versate in eccesso, magari perché non sapevano di avere diritto a un’esenzione o a una riduzione. È una notizia che sta generando grande interesse, perché l’IMU è tra le tasse più discusse e spesso contestate del nostro sistema fiscale.

Il meccanismo è piuttosto semplice: se un cittadino ha pagato più del dovuto, può presentare una richiesta di rimborso direttamente al proprio Comune. Le situazioni che danno diritto alla restituzione sono diverse. Può capitare, ad esempio, che un immobile fosse esente ma il proprietario non ne fosse a conoscenza, oppure che fosse applicabile un’aliquota ridotta non riconosciuta dall’ente locale. Anche nei casi di pagamenti doppi o errati, è sempre possibile far valere il proprio diritto.

Un esempio concreto riguarda le abitazioni concesse in comodato gratuito a un figlio o a un genitore. In questi casi la legge prevede una riduzione dell’imposta, ma spesso i Comuni non la applicano in automatico. Se il proprietario ha versato l’importo pieno, può chiedere la restituzione della parte eccedente, allegando alla domanda la documentazione che dimostra la situazione familiare e contrattuale.

Allo stesso modo, chi vive all’estero ed è iscritto all’AIRE, se percepisce una pensione e possiede in Italia un’unica abitazione non affittata, può godere di una riduzione del 50% dell’IMU: se ha pagato di più, ha tutto il diritto di recuperare i soldi.

Le regole riguardanti le ONLUS

Non bisogna dimenticare che anche le organizzazioni non profit e gli enti del Terzo Settore rientrano tra i soggetti che possono ottenere esenzioni o rimborsi. Se una ONLUS, ad esempio, ha versato l’imposta su un immobile utilizzato esclusivamente per attività istituzionali, può chiedere la restituzione delle somme. In questo caso, la legge è chiara: il fisco non può gravare su realtà che operano a beneficio della comunità.

La procedura per richiedere il rimborso non è complicata, ma va seguita con attenzione. Occorre presentare domanda scritta al Comune dove si trova l’immobile, allegando tutte le ricevute dei pagamenti e i documenti che giustificano il diritto alla riduzione o all’esenzione. I tempi non sono infiniti: la legge stabilisce che la richiesta va fatta entro cinque anni dal versamento. Una volta accolta, il Comune ha sei mesi per restituire le somme, comprensive di interessi.

Contribuente
Contribuente – pexels – emmepress

Attenzione ai versamenti non dovuti

Molti ignorano questo diritto e finiscono per rinunciare a somme che potrebbero alleviare le spese familiari. Pensiamo a un proprietario che, per errore, ha pagato l’IMU anche sull’abitazione principale, che invece è esente: senza domanda di rimborso, quei soldi rimangono nelle casse comunali. È perciò fondamentale informarsi e, se si sospetta un errore, non esitare a presentare la richiesta.

Il rimborso IMU non è un regalo, ma la restituzione di somme che non erano dovute. In un periodo in cui ogni euro conta, diventa uno strumento prezioso per riequilibrare i conti familiari. In fondo, conoscere le regole significa non solo rispettare i doveri fiscali, ma anche saper difendere i propri diritti.