Scordatevi il Piemonte, hanno spostato NOVARA al Sud Italia | È tutto vero, la cartina geografica è stata aggiornata

Uno scorcio di Novara - Foto Instagram - Emmepress.com
Novara cambia regione, la città del Piemonte si troverà dalla parte opposta della cartina geografica del nostro Paese
Novara è una graziosa città, seconda per popolazione del Piemonte, con un comune che supera i 100 mila abitanti. Nota per la produzione del gorgonzola, è uno snodo strategico che collega la Svizzera, oltre alle tre città produttive del Nord Italia come Torino, Milano e Genova.
Condivide con Alessandria e Vercelli la sede dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale. Come simbolo ha la cupola della basilica di San Gaudenzio, alta 121 metri e opera di Alessandro Antonelli.
Le origini sono incerte ma sono attribuite ai liguri. Mentre in epoca romana era divenuta un municipium della Gallia Cisalpina. Tanto che la pianta della città richiama la struttura tipica di due strade principali come viatico.
Nel corso dei secoli è stata conquistata e posseduta da diversi popoli, dagli spagnoli agli austriaci fino a essere sotto il controllo di Napoleone Bonaparte, prima di essere aggregata al Regno d’Italia.
Un’origine leggendaria e una storia affascinante
Esiste, però, un piccolo borgo che porta lo stesso nome e che si trova in Sicilia, menzionata già da Plinio come Noa, e legata da una leggenda misteriosa relativa alla sua nascita, dato che si narra che in origine sarebbe stata abitata dai ciclopi.
Il borgo, che si trova in provincia di Messina, si sarebbe poi sviluppato intorno a un castello costruito dai Saraceni. Oggi restano solo i ruderi, situato su una rupe a strapiombo. .
Da Novara alla Sicilia, la città del Piemonte si amplia al Sud
Il paese offre un panorama mozzafiato, posizionato ad oltre 600 metri d’altezza, con la possibilità di arrivare a vedere anche le Isole Eolie, dinanzi a condizioni climatiche favorevoli. Come Novara è celebre per il gorgonzola, anche qua è il formaggio a essere il prodotto tipico, la Maiorchina. Meritano una visita il duomo di Santa Maria Assunta, emblema dell’arte locale, in stile rinascimentale e la piccola chiesa di San Francesco, il più antico edificio sacro del paese.
Ma ciò che colpisce è il dialetto locale. Gli abitanti sono discendenti di coloni e soldati provenienti dall’Italia settentrionale e dalla Francia meridionale che si stanziarono in queste zone con la conquista normanna della Sicilia.