Pensioni GREEN, ora la legge è PRONTA | Lasci il lavoro da giovane e prendi tutto il malloppo subito, da ottobre si può

Il logo dell'INPS - Foto Facebook - Emmepress.com
Una determinata categoria andrà in pensione già a 60 anni, il Parlamento è pronto a varare la legge che consentirà loro di lasciare in anticipo il lavoro
La maggioranza ha molto a cuore il tema delle pensioni. Le minime sono state aumentate, anche se risultano sempre insufficienti a garantire una sussistenza adeguata ai costi della vita odierni, in costante crescita. Tiene banco anche la questione inerente all’età massima in cui concedere un meritato riposo a chi ha versato con regolarità i contributi.
Esiste un settore in cui il ricambio generazionale fatica a concretizzarsi. La sua gestione è statale e spetta al Governo varare una legge che aiuterebbe l’assunzione a tempo indeterminato di un numero cospicuo di candidati, condannati a una fase, anche lunga, di precariato.
Tale mansione implica un percorso formativo che può durare anni, con abilitazioni da conseguire e un costante aggiornamento. Da sottolineare è anche il ruolo sociale, con il compito di indirizzare l’educazione di molti giovani.
Tutto il personale del comparto scuola potrebbe riscattare la laurea in forma agevolata e con aliquota ridotta, per fare in modo di poter accedere alla pensione a partire dai 60 anni.
Andare a pensione a 60 anni è possibile, ecco in che modo
La proposta è stata avanzata dalla senatrice Carmela Bucalo con una petizione che mira a contrastare l’esaurimento di chi lavora a scuola. Con una simile misura, il costo di ogni anno di riscatto scenderebbe da 6000 a 900 euro.
Uno sconto significativo che sarebbe accessibile per le tasche di molte insegnanti, tramite prestiti o risparmi accumulati. Il Ddl è oggetto di discussione in Senato ma, nel caso di approvazione, potrebbe entrare in vigore già dal 2026.
Cosa manca per fare sì che questa proposta diventi legge
L’iter parlamentare inizierà non appena la proposta rispetterà i parametri stabiliti dalle Commissioni Affari Costituzionali, Bilancio e Cultura. Le firme raccolte sono state quasi 120 mila, un numero importante che è prova dell’esigenza di una cospicua fascia di operatori scolastica di terminare in anticipo la propria attività professionale.
Un problema generazionale che sarebbe risolto con una soluzione sostenibile, che comporta un sacrificio economico ma che aiuterebbe l’assunzione di molti nuovi insegnanti, a prescindere se abbiano o meno già fatto esperienza sul campo. Non è da escludere che anche l’opposizione possa dare il proprio consenso.