Multe autovelox, fine della pacchia | Ti basta correre 1 km/h in più per finire nei guai, anche non omologati

Autovelox fisso

Autovelox fisso - pexels - emmepress

Il Tribunale di Bologna ha emesso una sentenza che ha suscitato un ampio dibattito giuridico e mediatico circa le multe autovelox.

Secondo la giudice Alessandra Cardarelli, le multe per eccesso di velocità rilevate da autovelox non omologati, ma solo approvati, sono valide. La decisione si discosta dall’orientamento consolidato della Corte di Cassazione, che aveva stabilito che l’omologazione fosse requisito essenziale per la validità delle sanzioni.

Il caso specifico riguardava un automobilista che, viaggiando a 67 km/h su un tratto con limite di 50 km/h, aveva ricevuto una multa. Il conducente aveva impugnato il verbale sostenendo che l’autovelox utilizzato non fosse omologato, ma solo approvato, e pertanto la sanzione fosse invalida. Tuttavia, il Tribunale ha rigettato l’appello, confermando la sentenza di primo grado.

La giudice ha interpretato l’articolo 142 del Codice della Strada in combinato disposto con l’articolo 201, che prevede l’utilizzo di apparecchiature “omologate ovvero approvate”. Secondo questa lettura, il legislatore avrebbe inteso attribuire la stessa efficacia ai due procedimenti, equiparando approvazione e omologazione.

Inoltre, la sentenza stabilisce che, anche accettando la distinzione tra i due procedimenti, il conducente avrebbe dovuto fornire prove del malfunzionamento dell’apparecchio o contestare specificamente i fatti rilevati. In questo caso, l’automobilista non aveva messo in dubbio la funzionalità dello strumento né contestato la velocità rilevata.

Il contesto giuridico ha orientamenti contrastanti

Questa decisione si inserisce in un contesto giuridico complesso, caratterizzato da orientamenti contrastanti. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 10505/2024, aveva sottolineato la necessità di distinguere tra approvazione e omologazione, attribuendo rilevanza solo a quest’ultima per la validità delle sanzioni. Tuttavia, il Tribunale di Bologna ha scelto di discostarsi da tale orientamento, ritenendo che l’approvazione fosse sufficiente.

La questione dell’omologazione degli autovelox ha suscitato numerosi ricorsi e controversie in tutta Italia. In alcuni casi, i giudici hanno annullato le multe per mancanza dell’omologazione, mentre in altri hanno confermato la validità delle sanzioni anche in assenza di tale requisito. La disparità di interpretazioni ha generato incertezza tra i cittadini e le amministrazioni locali.

Autovelox notte
Autovelox notte – pexels – emmepress

Significative implicazioni per multe autovelox

La sentenza del Tribunale di Bologna potrebbe avere implicazioni significative per la gestione dei controlli di velocità in Italia. Se altri tribunali dovessero seguire questo orientamento, le amministrazioni potrebbero essere sollevate dall’obbligo di omologare gli autovelox, semplificando le procedure e riducendo i costi. Tuttavia, questa uniformità interpretativa potrebbe entrare in conflitto con le decisioni della Corte di Cassazione, creando potenziali conflitti giuridici.

In conclusione, la sentenza del Tribunale di Bologna rappresenta un punto di svolta nella giurisprudenza riguardante le sanzioni per eccesso di velocità. La questione dell’omologazione degli autovelox rimane un tema controverso e di grande rilevanza, che richiede una riflessione approfondita da parte delle istituzioni competenti per garantire chiarezza e uniformità nell’applicazione delle norme.