Ultim’ora – Arriva la settimana lavorativa di 4 GIORNI | Lo Stato non torna più indietro, più tempo per tutti da OTTOBRE

Lavorare di meno per avere più tempo libero - Fonte Pixabay - Emmepress.com
La settimana lavorativa di soli 4 giorni è realtà, beneficio per milioni di abitanti, aumenta il tempo libero e migliorano le prestazioni
Da tempo si discute di ridurre la settimana lavorativa da 5 a 4 giorni, per consentire di avere più tempo a disposizione per coltivare le proprie passioni, riducendo lo stress e migliorando le prestazioni, concentrate in un lasso inferiore.
Il part-time può favorire l’introduzione di una rivoluzione che può avere ripercussioni positive sull’umore dei cittadini, trasformando una scelta consapevole in una mentalità che mette al centro le esigenze del singolo.
Una formula vincente che l’Italia valuta da un po’ ma che deve fare i conti con un mercato statico. In cui la domanda è inferiore all’offerta, con una corsa a trovare un posto di lavoro che comporta accettare stipendi non congrui alle ore svolte.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una diminuzione di trattamenti irrispettosi da parte dei titolari, in particolar modo relativi ad attività stagionali, con difficoltà dei gestori di trovare personale disposto a sacrificare il proprio tempo libero pur di portare a casa del denaro.
Cosa ha reso possibile un cambiamento epocale nel mondo del lavoro
In Italia siamo diversi passi indietro rispetto all’Olanda, in cui la settimana lavorativa di quattro giorni è già una realtà per milioni di cittadini. Lo testimoniano i dati Eurostat, con l’orario medio di lavoro che è di poco superiore alle 32 ore, il più basso dell’UE.
Una soluzione che è stata resa possibile grazie a un salario minimo che supera i 2300 euro netti al mese. Con una cultura del tempo libero che è radicata e che ha agevolato un passaggio che è avvenuto in modo naturale e progressivo.
Meno ore di lavoro e maggiore produttività, i dati non mentono
I risultati sono sotto l’occhio di tutti, con una produttività oraria elevata e un tasso di occupazione superiore all’80%. I Paesi Bassi mostrano una via per coniugare l’esigenza delle aziende al benessere, con lo stress che influisce sul rendimento lavorativo.
Avere a disposizione tre giorni di riposo aiuta a dedicarsi ad attività che permettano di trovare stimoli nuovi e che non facciano sentire il peso di tornare sul posto di lavoro. Un esempio che potrebbe spingere anche altri Paesi, compresa l’Italia, a sperimentare una misura che ha portato solo benefici.