Libri scolastici gratis, ti basta chiamare il datore di lavoro e ti sistemi | Con i soldi avanzati, organizza un altro viaggetto

Un paio di libri - Foto Pixabay - Emmepress.com
I libri per la scuola saranno consegnati gratis, a pagarli il datore di lavoro, ecco dove è messo in atto un simile sussidio
L’anno scolastico è ufficialmente iniziato in tutta Italia e non sono pochi i problemi che devono essere affrontati, a partire dall’assegnazione delle cattedre, con la precarietà che continua a farla da padrone nel campo dell’insegnamento.
E così la prima campanella è suonata con un orario ridotto delle lezioni, in attesa che ogni materia abbia un proprio professore o maestro che seguirà gli alunni sino a giugno, cercando di trasmettere loro valori sani e conoscenze utili per implementare il loro bagaglio culturale.
Ma l’aumento dei costi della vita ha avuto delle ripercussioni anche sull’acquisto del materiale necessario per consentire agli scolari di potere fronteggiare con gli strumenti adeguati i prossimi mesi.
I Comuni sono in prima linea per aiutare i nuclei familiari in difficoltà e agevolare il compito dei genitori di mettere nelle condizioni chi ha l’obbligo di frequenza di potersi presentare nelle condizioni ottimali, come l’esenzione dal pagamento della mensa e dei mezzi di trasporto.
I libri di scuola li ha pagati l’azienda, il governo ne è venuto a conoscenza
Invece, a Canosa di Puglia, a pagare i libri di scuola, è la Farmalabor, società nel settore farmaceutico, che per l’anno scolastico 2025-2026 ha deciso di sostenere i propri dipendenti con un contributo economico destinato a coprire le spese dei testi scolastici per studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Un bonus che è stato corrisposto in busta paga e che ha garantito un aiuto immediato alle famiglie, con il caro libri che è un tema che è stato affrontato anche dal governo, data la gestione pubblica dell’istruzione.
Non era mai successo prima, cosa c’è alla base di un simile contributo
L’iniziativa che è stata presa dall’azienda pugliese ha una valenza simbolica, ideata in ricordo di un giovane migrante del Mali, morto durante una traversata nel Mediterraneo. Nelle sue tasche era stata ritrovata una pagella, prova del sogno mai realizzato di proseguire gli studi.
La decisione dell’azienda ha attirato l’attenzione del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha inviato una lettera all’imprenditore Sergio Fontana, amministratore di Farmalabor, lodandone l’iniziativa. Non da escludere che altre possano seguire il suo esempio in futuro.