Scordatevi il BONUS, non lo avrete più | Mazzata per migliaia di italiani, costretti a rinunciare a mezzo stipendio

Bonus

Bonus - pexels - emmepress

Se ne è parlato tanto, qualcuno lo aspettava già per settembre e invece… niente da fare. Il bonus elettrodomestici 2025 per ora non c’è.

Ma attenzione: non è stato cancellato, semplicemente è slittato. E, a quanto pare, entro la fine dell’anno dovrebbe finalmente diventare realtà. Insomma, non è un sogno infranto ma solo rimandato.

Perché tanta attesa? Semplice: per molte famiglie si tratta di un aiuto concreto. Non stiamo parlando di migliaia di euro, certo, ma di un contributo che può valere fino a 200 euro per chi ha un ISEE sotto i 25.000 euro e fino a 100 euro per tutti gli altri.

Tradotto: più o meno “mezzo stipendio part time”, se consideriamo i 600 euro medi di una retribuzione ridotta. Non ti cambia la vita, ma può fare la differenza quando devi mettere mano a lavatrici, frigoriferi o forni che non ne vogliono più sapere.

La misura esiste già sulla carta: è scritta nella Legge di Bilancio ed è stata anche ritoccata dal cosiddetto Decreto Bollette. Il problema è che mancano i passaggi pratici. Servono i decreti attuativi, serve la piattaforma online – probabilmente quella di PagoPA – per gestire le domande, servono insomma gli strumenti che rendano il bonus effettivamente accessibile. Senza questi, tutto resta fermo. È per questo che, invece di partire a settembre, se ne parla solo per dicembre.

Acquisto e rottamazione contestuali

Il bonus si applicherà all’acquisto di elettrodomestici nuovi, ma solo se contestualmente rottamerai quelli vecchi e poco efficienti. Un incentivo, quindi, a svecchiare le case e a risparmiare energia. Le categorie ammesse non mancano: lavatrici, lavastoviglie, asciugatrici, forni, frigoriferi, congelatori, piani cottura e persino cappe. L’unico requisito è che i nuovi apparecchi abbiano una buona classe energetica: in pratica, il bonus premia chi sceglie il risparmio in bolletta e una mano all’ambiente.

Certo, 100 o 200 euro non bastano per pagare un elettrodomestico da soli. Ma se ci pensi, possono abbassare sensibilmente il conto. E se ci aggiungi che un apparecchio di nuova generazione consuma meno e riduce la bolletta, il vantaggio diventa doppio: meno spesa subito e meno costi nel lungo periodo. Non male, soprattutto in un periodo in cui ogni euro risparmiato pesa.

Cucina
Cucina – pexels – emmepress

Aspettiamo i decreti

Ora non resta che aspettare i famosi decreti attuativi e l’apertura della piattaforma. Probabilmente ci sarà un tetto massimo di risorse, quindi chi farà domanda per primo avrà più possibilità di ottenere il contributo. Prepararsi con i documenti giusti e con un po’ di pazienza potrebbe rivelarsi la strategia vincente.

Per ora, quindi, il bonus non c’è. Ma tutto lascia pensare che entro fine anno sarà finalmente disponibile. E quando arriverà, sarà quell’aiuto piccolo ma concreto che può alleggerire l’acquisto di un elettrodomestico nuovo. Non una rivoluzione, certo, ma un mezzo stipendio part time che, di questi tempi, fa sempre comodo.