MAXI BLOCCO PENSIONI, l’INPS è sul piede di guerra | Chi non inoltra questo foglio, si scorda ottobre, novembre e dicembre

Il logo dell'INPS - Foto Facebook - Emmepress.com
A partire dal 17 settembre 2025, l’INPS ha avviato una nuova fase di verifiche che comporterebbe il blocco pensioni immediato.
Sono state messe in atto con l’obiettivo di garantire la regolarità dei pagamenti e prevenire eventuali erogazioni indebite. Questa iniziativa riguarda principalmente i pensionati che vivono in Europa, Africa e Oceania, ad eccezione dei Paesi scandinavi e dell’Europa orientale, già coinvolti in una fase precedente di accertamenti.
Secondo quanto comunicato dall’INPS con il messaggio n. 2624 del 9 settembre 2025, l’invio delle richieste di verifica sarà gestito da Citibank. I pensionati destinatari della comunicazione dovranno restituire il modulo firmato entro il 15 gennaio 2026. La documentazione sarà inviata nella lingua locale e includerà un modulo standard che dovrà essere compilato e restituito secondo le istruzioni fornite.
Per dimostrare la propria esistenza in vita, i pensionati hanno diverse possibilità. Possono inviare il modulo cartaceo compilato e firmato alla casella postale indicata da Citibank, oppure ritirare personalmente la pensione recandosi in uno sportello Western Union nel Paese di residenza entro la stessa data. In alternativa, per chi risiede in Australia, Canada, Regno Unito e Stati Uniti, è prevista anche la certificazione online tramite un portale dedicato di Citibank, una soluzione comoda che evita spostamenti fisici.
È importante sottolineare che, se la documentazione richiesta non viene inviata entro il termine stabilito, la rata di febbraio 2026 potrà essere riscossa solamente di persona presso un’agenzia Western Union nel Paese di residenza. Se il pensionato non ritira la somma o non fornisce la prova dell’esistenza in vita entro il 19 febbraio 2026, l’erogazione della pensione sarà sospesa a partire dalla rata di marzo 2026. Queste misure servono a garantire che i pagamenti continuino a raggiungere solo i beneficiari effettivi e a prevenire possibili errori o frodi.
Un piano più ampio
Le verifiche fanno parte di un più ampio piano dell’INPS per monitorare le pensioni erogate all’estero e per assicurarsi che i pagamenti siano corretti. Negli ultimi anni, il numero di italiani che hanno scelto di trasferirsi all’estero dopo il pensionamento è aumentato in modo significativo, rendendo necessarie misure di controllo più rigorose.
Questo consente di mantenere la sostenibilità del sistema previdenziale e di proteggere le risorse destinate ai pensionati.
Rispettare le regole per evitare interruzioni il blocco pensioni
Per i pensionati residenti all’estero, rispettare queste comunicazioni e le scadenze indicate è fondamentale per evitare interruzioni nei pagamenti. In caso di dubbi o difficoltà, è consigliabile contattare direttamente l’INPS o consultare il sito ufficiale dell’istituto, dove sono disponibili tutte le informazioni dettagliate sulle modalità di partecipazione ai controlli.
Seguendo attentamente le istruzioni, i pensionati potranno completare l’accertamento senza problemi e continuare a ricevere regolarmente la pensione anche all’estero.