INPS spiazza tutti | La nuova TREDICESIMA arriva a novembre, soldi accreditati per il Black Friday: mai successo prima

Natale - pexels - EMMEPRESS
Quando si legge che l’INPS anticiperà il pagamento dell’Assegno Unico fra il 17 e il 19 dicembre 2025, è facile pensare che si tratti di una sorta di tredicesima natalizia, un extra “regalato” per le feste.
In realtà non è così: si tratta semplicemente di un adeguamento del calendario dei pagamenti, utile sia alle famiglie che all’amministrazione, e previsto da regole già consolidate.
L’INPS, con un messaggio pubblicato a luglio 2025, ha comunicato le date di accredito dell’Assegno Unico e Universale da luglio a dicembre. Per l’ultima rata dell’anno è stato deciso un anticipo rispetto al consueto fine mese, in modo da garantire che le somme siano disponibili prima di Natale ed evitare che le festività generino ritardi. È dunque una scelta pratica e organizzativa, non un bonus aggiuntivo.
Molti hanno interpretato questa decisione come l’arrivo di una sorta di tredicesima, ma l’Assegno Unico funziona in maniera diversa. Non si tratta di un importo extra, bensì della mensilità ordinaria che spetterebbe comunque alle famiglie.
L’unica differenza è che viene accreditata qualche giorno prima del solito, per motivi legati al calendario e alla chiusura degli uffici bancari e postali durante le festività.
Una prassi già adottata prima
Questa modalità di pagamento anticipato non è una novità assoluta. L’INPS ha già adottato in passato soluzioni simili per l’ultima rata dell’anno, proprio per evitare disagi e garantire maggiore continuità alle famiglie che contano su queste risorse per le spese quotidiane. In sostanza, si tratta di una prassi amministrativa, non di un regalo.
Le regole di base restano le stesse. La richiesta dell’Assegno, i dati da presentare, l’ISEE, le condizioni del nucleo familiare e le modalità di calcolo delle maggiorazioni non subiscono alcuna variazione. Anche i conguagli, che possono derivare da cambiamenti di reddito o di composizione del nucleo familiare, seguono i meccanismi consueti.
Un accorgimento organizzativo
Per le famiglie beneficiarie è importante tenere sotto controllo alcuni aspetti pratici. La domanda deve risultare accolta, altrimenti il pagamento non rientra nell’ondata di dicembre. È utile verificare che l’IBAN sia corretto e aggiornato, così come i dati ISEE, perché variazioni non comunicate possono comportare modifiche nell’importo o generare ritardi. Il fascicolo previdenziale disponibile sul portale MyINPS permette di controllare la data di disposizione del pagamento. Anche di monitorare quando la somma sarà effettivamente disponibile sul conto.
In conclusione, l’anticipo dell’Assegno Unico a metà dicembre non deve essere confuso con una tredicesima natalizia. Non ci sono somme aggiuntive rispetto a quelle già dovute, ma solo un accorgimento organizzativo che permette alle famiglie di ricevere puntualmente quanto spetta loro prima delle feste. L’idea che si tratti di un “regalo” da parte dell’INPS rischia di alimentare false aspettative: in realtà si tratta di un anticipo di calendario, che va visto come un modo per garantire efficienza e continuità in un periodo particolare dell’anno.