Aboliti TRENI REGIONALI, ora è ufficiale | Per andare al lavoro dovremo per forza prendere l’auto, che brutto colpo

-Un treno regionale - Foto Pexels - Emmepress.com

Un treno regionale - Foto Pexels - Emmepress.com

I treni regionali sono stati aboliti, duro colpo per milioni di pendolari, incentivato il consumo di autoveicoli, è polemica

I mezzi pubblici continuano a creare problemi a chi ogni giorni decide di utilizzarli per spostarsi in direzione del proprio posto di lavoro. Chi è alle prese con Trenitalia, deve registrare costanti ritardi che rischiano di compromettere la presenza in orario a un determinato appuntamento.

Inoltre, le stazioni sono sempre meno sicure, luogo di incontri poco raccomandabili e di bivacco e possibili scontri possono avvenire anche all’interno del treno stesso, con i controllori che rischiano risse nello svolgere il loro lavoro.

Al netto degli investimenti, del tentativo di migliorare i servizi e di mettere in circolazione treni più moderni, i consumatori devono registrare, con una frequenza quasi annuale, un aumento dei costi del biglietto, a prescindere dalla tratta.

Nel periodo estivo, in particolare, in diverse zone del Paese alcune linee sono interrotte per dei lavori di manutenzione delle ferrovie, con l’inserimento di bus sostitutivi, con modifiche degli orari e tempi di percorrenza maggiori.

La complicata convivenza con i treni di chi ne usufruisce ogni giorno

Ma uno dei principali motivi di disagio è rappresentato dagli scioperi che costringono a trovare modi alternativi per raggiungere la propria destinazione, nonostante alcune fasce orarie siano garantite.

I treni regionali, in particolare, offrono servizi che non sono ritenuti all’altezza, con lamentele continue presso le biglietterie del territorio nazionale, con richieste di interventi più efficaci, dato che il servizio offerto è finanziato, in parte, anche dagli utenti stessi.

L'arrivo di un treno in stazione - Foto Pexels - Emmepress.com
L’arrivo di un treno in stazione – Foto Pexels – Emmepress.com

I treni regionali non esistono più, sorpresa per milioni di passeggeri

Intanto, in Francia e in Germania, sono stati aboliti i nomi dei treni regionali, dato che da adesso sono chiamati treni a media distanza. Con la dicitura si intendono mezzi che percorrono tratte che coincidono, in larga parte, con una o più province, con massimo quattro ore di viaggio, dato che la validità del biglietto ha tale limite orario.

Nonostante siano implementati i treni ad alta velocità, da Italo ai Frecciarossa e Frecciabianca, i treni regionali costituiscono la maggioranza dei presenti sulle ferrovie, in grado di consentire lo spostamento di milioni di italiani ogni giorno, con la volontà di ridurre l’impatto ambientale delle auto e migliorare la circolazione nelle strade.