Dolcetto o stangata? Scatta il 31 ottobre: la TASSA VERDE che farà impazzire tutti | Quasi 100 € da dare subito

La zucca di Halloween - Foto Pexels - Emmepress.com
Dal 31 ottobre scatta un aumento del costo annuale per circolare nella propria città, la cifra provoca già le prime polemiche per la tassa
L’inquinamento rappresenta un problema di rilievo e ne sono consapevoli anche i cittadini, alle prese con limitazioni sempre più stringenti per i propri veicoli, in particolare quelli diesel. Dal giorno di Halloween, è in arrivo uno scherzetto poco gradito, con delle modifiche che riguardano la circolazione dei residenti nel centro storico.
Diverse città anche italiane hanno una qualità dell’aria preoccupante. L’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha definita una delle principali minacce per la salute pubblica e le giunte comunali hanno preso dei provvedimenti, come l’incentivo per la mobilità elettrica all’introduzione delle ZTL fino alla fascia verde.
Questa consiste nella creazione di un perimetro pensato per ridurre le emissioni e il traffico, imponendo limiti e costi rilevanti. A Roma anche i residenti devono oggi pagare un abbonamento per circolare liberamente nella ZTL, con costi che partono da 94€ per cinque anni, in base alla potenza del veicolo e all’ISEE.
Nella Capitale, il 31 ottobre dello scorso anno è stata approvata un’ordinanza che introduce nuove restrizioni nella fascia verde, con il divieto di accesso ai veicoli più inquinanti, in particolare benzina Euro 0–2 e diesel Euro 0–3.
Un nuovo rincaro che preoccupa i cittadini
La validità di tale misura è annuale ed è ipotizzabile che il Comune possa proporre ulteriori blocchi, estendendoli anche al diesel Euro 4 o 5 o un rincaro della tassa di circolazione.
Per gli abitanti della Città Eterna, l’apprensione è lampante. L’alternativa resta quella di fare ricorso ai mezzi pubblici, con dei servizi che non sempre sono all’altezza e con scioperi costanti che hanno delle severe ripercussioni su chi si deve recare al posto di lavoro.
Una nuova tassa complica abitare nel centro storico
Abitare nel centro storico delle grandi città è diventato un lusso, a partire dall’affitto elevato, anche per un monolocale, e l’aumento del costo di circolazione del proprio veicolo nei pressi del proprio domicilio è un ulteriore ostacolo.
L’importante afflusso turistico facilita la creazione di strutture ricettive o la scelta di concedere l’immobile a chi lo gestisce a queste finalità, con la residenza spostata in periferia. E così stiamo assistendo a un cambio di rotta diametralmente opposto rispetto a quello avvenuto nel dopo guerra, quando gli italiani si spostavano nelle città, spinti da maggiori possibilità occupazionali.