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Bonus ristrutturazione - pexels - emmepress

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Buone notizie per chi ha in programma di ristrutturare casa: il Governo ha deciso di confermare anche per il 2026 il Bonus Ristrutturazioni.

La misura, che da anni sostiene chi effettua lavori di manutenzione e rinnovamento sugli immobili, continuerà a offrire una detrazione del 50 % delle spese sostenute, fino a un massimo di 96 000 euro per unità abitativa. Una scelta che punta a dare stabilità a un settore, quello edilizio, che negli ultimi anni ha vissuto continui cambiamenti e incertezze legate alle politiche fiscali.

In concreto, chi possiede o detiene un immobile a uso abitativo potrà ancora usufruire del bonus per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro, risanamento o ristrutturazione vera e propria. La proroga interessa sia le abitazioni principali sia, in parte, le seconde case, anche se per queste ultime le aliquote potrebbero essere leggermente più basse, attorno al 36 %. La notizia è stata accolta con sollievo da famiglie e imprese del settore, che temevano un taglio drastico delle agevolazioni già a partire dal prossimo anno.

Il motivo della proroga è duplice. Da un lato, il Governo intende sostenere il comparto edilizio, che rappresenta una parte fondamentale dell’economia nazionale e dà lavoro a centinaia di migliaia di persone. Dall’altro, la misura si inserisce in una strategia più ampia di riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano, spesso vecchio e poco efficiente dal punto di vista energetico. Ristrutturare significa non solo migliorare la qualità della vita nelle abitazioni, ma anche ridurre i consumi e l’impatto ambientale, obiettivi ormai centrali nelle politiche europee.

Nonostante l’annuncio della proroga, gli esperti invitano però alla prudenza. Le attuali condizioni restano infatti confermate solo fino al 2026, ma non è escluso che negli anni successivi le aliquote possano diminuire. Già ora si parla di un possibile ritorno al 36 % per la prima casa e al 30 % per gli altri immobili, nel caso in cui non arrivassero nuove risorse o correttivi. È dunque consigliabile non rimandare troppo i lavori, approfittando del quadro normativo attuale che risulta ancora favorevole.

Restano valide le solite regole

Per accedere al bonus restano valide le regole di sempre: chi presenta domanda deve essere proprietario o titolare di un diritto reale sull’immobile, oppure avere un contratto di locazione o comodato regolarmente registrato. Le spese ammissibili devono essere tracciabili e documentate, e la detrazione verrà poi recuperata in dieci rate annuali di pari importo, da scontare sull’IRPEF.

Oltre agli aspetti fiscali, la conferma del bonus ha anche un forte valore psicologico. Dopo anni di incertezze e modifiche continue agli incentivi edilizi, molti cittadini avevano rinunciato a intraprendere lavori di ristrutturazione per paura di trovarsi nel mezzo di un cambio normativo improvviso. Sapere che l’agevolazione resterà in vigore per un altro anno dà maggiore fiducia e consente di pianificare gli interventi con più serenità.

Bonus soldi - pexels - emmepress
Bonus soldi – pexels – emmepress

Bonus fino alla fine del 2026

Resta da vedere se questa proroga sarà solo un ponte verso una riforma più organica del sistema dei bonus edilizi, o se rappresenterà l’ultimo capitolo di una lunga stagione di incentivi.

Per ora, chi sogna di rinnovare casa, rifare il bagno o migliorare l’efficienza energetica del proprio appartamento può tirare un sospiro di sollievo: il Bonus Ristrutturazioni continuerà ad accompagnare gli italiani almeno fino alla fine del 2026, offrendo un sostegno concreto a chi investe nel proprio futuro e in quello del Paese.