UFFICIALE – Da gennaio 400 € al mese solo per avere un’auto in garage | Il Governo approva il colpo di scena

auto elettrica - pexels - emmepress

Auto elettrica - pexels - emmepress

Dal 1° gennaio 2026 scatterebbe una nuova tassa di possesso auto da 400 euro al mese, da pagare persino per avere un’auto ferma in garage.

Una notizia che, letta così, ha destato allarme e preoccupazione tra gli automobilisti, già provati da assicurazioni in aumento, carburanti sempre più cari e costi di manutenzione crescenti. Ma a uno sguardo più attento, la realtà è leggermente diversa da come potrebbe sembrare a prima vista.

Il riferimento ai 400 euro mensili non riguarda infatti una nuova imposta introdotta dallo Stato, bensì una stima complessiva dei costi che ogni automobilista sostiene per il solo fatto di possedere un veicolo. In altre parole, la cifra indica quanto ci costa mediamente avere un’auto, anche senza considerare lunghi viaggi o spostamenti quotidiani. La somma comprende tutto: carburante, assicurazione, bollo, manutenzione, parcheggi, gomme, revisione e, soprattutto, la svalutazione del mezzo, cioè la perdita di valore che ogni auto subisce nel tempo.

Secondo l’articolo, in un anno mantenere un’auto costa in media circa 4.500 euro, che divisi per dodici mesi equivalgono appunto a circa 400 euro. È un importo che varia ovviamente in base al tipo di vettura, alla regione di residenza e all’utilizzo, ma che rende bene l’idea di quanto il possesso di un’auto possa pesare sul bilancio familiare. E ciò che sorprende è che una parte di questi costi resta anche se l’auto non viene usata. Tenerla ferma in garage non significa risparmiare. Il bollo si paga comunque, l’assicurazione pure (se non sospesa), e il valore del veicolo continua a diminuire anno dopo anno.

La svalutazione è forse la voce più “invisibile” ma anche la più incisiva. Un’auto nuova perde circa un quarto del suo valore già nel primo anno e fino al 70% dopo cinque anni. A conti fatti, significa che il semplice scorrere del tempo può costare più di qualsiasi tassa o bollo. È questo il messaggio che l’articolo cerca di far emergere. Non tanto un nuovo balzello imposto dallo Stato, quanto una presa di coscienza sul vero costo di possedere un’auto nel 2026, tra assicurazioni salate, carburanti in rialzo e spese di manutenzione sempre più frequenti.

Formule alternative cercasi

Di fronte a questo scenario, molti iniziano a chiedersi se il possesso individuale di un veicolo sia ancora sostenibile. Cresce l’interesse verso formule alternative. Come il noleggio a lungo termine o il car sharing, che permettono di spalmare o ridurre i costi, evitando il peso della svalutazione e delle spese fisse.

Anche i veicoli elettrici, pur con un costo iniziale più alto, promettono risparmi nel tempo grazie a minori costi di manutenzione e di “carburante”.

Auto d'epoca - pexels - emmepress_
Auto d’epoca – pexels – emmepress_

Una nuova consapevolezza per la tua auto

In sostanza, non si tratta di una nuova tassa, ma di una consapevolezza nuova. Possedere un’auto oggi – e forse ancora di più nel 2026 – è un lusso costoso, anche per chi la usa poco.

E mentre le città si muovono verso una mobilità sempre più sostenibile, l’articolo di Mobilità Sostenibile invita a una riflessione collettiva. L’auto privata resta comoda e spesso indispensabile, ma forse è arrivato il momento di chiedersi quanto ci costa davvero, anche quando resta semplicemente parcheggiata sotto casa.