“Non guardarmi in quel modo o ti sbattono in galera”: ufficiale, è SOSTITUZIONE DI PERSONA, carcere fino a 1 anno I Tantissimi ci ‘cascano’ e scatta l’arresto

MANETTE - pexels- emmepress

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“Non guardarmi in quel modo o ti sbattono in galera”: ufficiale, se lo fai scatta il provvedimento per ‘Sostituzione di persona’. In che senso? Chiariamolo, con una precisazione: rischi il carcere fino a 1 anno.

Tantissimi ci ‘cascano’ e scatta l’arresto anche se non lo sai. Nella vita di tutti i giorni, del resto, ci si può trovare di fronte a una enormità di casi del genere.

Quali? Quelli in cui, diciamo così, si finisce per perdere l’equilibrio. Ovvero? Essere equilibrati nei rapporti personali è una qualità essenziale, forse la più importante di tutte.

L’equilibrio non è soltanto una questione di educazione o buone maniere, ma un modo concreto di rispettare se stessi e gli altri.  E non solo.

Comportarsi in modo congruo dovrebbe significare prima di tutto rispondere alla propria coscienza e alla propria etica, e solo dopo alla legge.

Se ‘guardi’ in questo modo ti sbattono in carcere

Tuttavia, la realtà spesso ci mostra l’opposto: capita di oltrepassare certi limiti senza accorgersene, convinti di non star facendo nulla di grave, quando in realtà si rischia di sconfinare nel campo del reato. Un esempio sempre più diffuso riguarda i rapporti interpersonali interrotti — specialmente quelli sentimentali.

Quando una relazione finisce, non sempre finisce anche la curiosità verso la vita dell’altro. C’è chi controlla i social, chi cerca informazioni, chi utilizza profili falsi per “spiare” l’ex partner o per seguirlo senza essere riconosciuto. Si tratta di comportamenti che, anche se possono sembrare innocui o dettati da semplice nostalgia, in realtà possono assumere rilevanza penale.

posto-blocco- emmepress
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Lo dice la legge: finisci in galera

La legge italiana parla chiaro: creare o utilizzare un profilo falso per fingersi qualcun altro, con lo scopo di ottenere informazioni o agire in modo fraudolento, può configurare il reato di sostituzione di persona, disciplinato dall’articolo 494 del Codice Penale. Questo reato prevede la reclusione fino a un anno, oltre a eventuali sanzioni accessorie, specie se il comportamento provoca danni o turbamenti alla persona coinvolta.

In pratica, anche un “semplice” tentativo di curiosità può trasformarsi in una violazione della privacy o, peggio, in una vera e propria persecuzione digitale. Le tecnologie, i social network e la facilità con cui oggi si può accedere alla vita altrui rendono ancora più sottile il confine tra curiosità e ossessione.