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Ultim’ora clamorosa: gli alieni esistono. E sì, è ufficiale: sparpagliati in tutta la Via Lattea, mondi vivibili in grado di ospitare la vita ci svelano tutto. “Il risultato scientifico che aspettavamo”: ma c’è un fatto. Lo sapevano dal 1961.
E ce lo hanno tenuto nascosto. Come mai? E di che genere di realtà, e scoperta, stiamo parlando? Ci siamo, finalmente la verità viene a galla.
La domanda delle domande, quella che accompagna l’umanità da sempre, sembra finalmente avere una risposta: gli alieni esistono davvero.
Per secoli ci siamo interrogati, tra sogni, paure, ipotesi e teorie più o meno fantasiose. Dai primi avvistamenti misteriosi nel cielo ai racconti dei contattisti.
Fino agli studi scientifici della NASA e dei più grandi astrofisici del mondo, il tema della vita extraterrestre è sempre rimasto al centro del dibattito.
E oggi, grazie a nuove ricerche e testimonianze ufficiali, il confine tra mito e realtà sembra essersi assottigliato. Negli ultimi anni, infatti, sono stati diffusi dossier e immagini provenienti da fonti militari statunitensi che mostrano oggetti non identificati, i famosi UFO, muoversi con velocità e traiettorie impossibili per le tecnologie conosciute.
Non si parla più solo di leggende o di fantascienza, ma di fenomeni reali, riconosciuti da governi e scienziati come “inspiegabili con i mezzi attuali”. Alcuni esperti sostengono che questi avvistamenti possano essere prove indirette dell’esistenza di forme di vita intelligente al di fuori della Terra. Ma c’è dell’altro.
Parallelamente, le missioni spaziali hanno individuato pianeti potenzialmente abitabili, con condizioni simili a quelle del nostro. L’ipotesi che la vita si sia sviluppata anche altrove, dunque, non appare più tanto remota. L’astrobiologia, una disciplina in costante evoluzione, sta portando alla luce dati sempre più precisi sull’origine della vita e sulla possibilità che esistano organismi in ambienti estremi, anche all’interno del nostro sistema solare, come su Marte o sotto i ghiacci di Europa, una luna di Giove.
Ma la vera buona notizia è che ci sarebbero – anzi, ci sono – potenzialmente più di 300 milioni di mondi con condizioni simili a quelle della Terra: sono sparpagliati in tutta la Via Lattea: secondo un’analisi la metà delle stelle uguali al Sole nella galassia hanno satelliti in aree spaziali abitabili, con l’acqua liquida potenzialmente sulla superficie dei pianeti. “Questo è il risultato scientifico che tutti aspettavamo”, ha detto Natalie Batalha, astronoma presso l’Università della California, a Santa Cruz, che ha elaborato allo studio. Il paradosso è che tale rilevamento, pubblicato sull’Astronomical Journal ha stanato un numero di pianeti tramite la nota ‘equazione di Drake, ideata da Frank Drake, nel 1961, che calcola il numero di civiltà rilevabili nella Via Lattea. Ebbene, questa verità, dunque, era già emersa ben prima che l’uomo andasse sulla luna, nel 1969.
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