“Sei straniero? Prego, entra pure, fai come ti pare: In Italia il PERMESSO DI SOGGIORNO NON SERVE” I Ufficiale, è Legge: extracomunitari arrivano in massa, nessuno li controlla, e Salvini sa tutto

matteo-salvini-emmepress

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“Sei straniero? Prego, entra pure, fai come ti pare”, incredibile ma vero. In Italia il Permesso di Soggiorno non serve più. O meglio, questa legge, ufficialmente, lo rende superfluo. Ora possono entrare liberamente.

Extracomunitari arrivano in massa, nessuno li controlla, e Salvini sa tutto: anzi, è lo Stato che ha ratificato questa nuova regola.

Il tema dell’immigrazione e, più in generale, dei flussi d’ingresso nei confini nazionali, è da sempre uno dei più complessi e dibattuti del panorama politico e sociale italiano.

Le opinioni, le strategie e le leggi in materia sono spesso diverse, quando non addirittura contrastanti, e il confronto tra sicurezza, accoglienza e diritti individuali resta una questione delicata.

Da anni, i vari governi tentano di tracciare una linea chiara nella gestione dei flussi migratori, cercando di coniugare il rispetto delle regole con la necessità di mantenere un equilibrio tra controllo e solidarietà.

Salvini lo sa: ora gli extracomunitari arrivano senza alcun permesso di soggiorno

In questo contesto, ha suscitato grande interesse — e anche un po’ di sorpresa — la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di una nuova legge che riguarda l’ingresso di giovani stranieri sul territorio italiano.

A una prima lettura, potrebbe sembrare un provvedimento in netta controtendenza rispetto alla linea del rigore che il governo, e in particolare il ministro Matteo Salvini, ha più volte ribadito. In realtà, si tratta di un accordo bilaterale che ha poco a che fare con l’immigrazione irregolare e molto con la cooperazione internazionale.

Matteo Salvini - Foto dal suo profilo Instagram - Emmepress.com
Matteo Salvini – Foto dal suo profilo Instagram – Emmepress.com

Ecco cosa dice la legge

La legge, infatti, sancisce un’intesa “vacanza-lavoro” tra Italia e Giappone, che consente ai giovani cittadini giapponesi di età compresa tra i 18 e i 30 anni di entrare liberamente nel nostro Paese, senza la necessità di un permesso di soggiorno tradizionale, per un periodo limitato di tempo. Durante la loro permanenza, potranno anche svolgere piccoli lavori per mantenersi, vivere esperienze culturali e conoscere meglio la realtà italiana. L’accordo è reciproco: anche i giovani italiani potranno recarsi in Giappone alle stesse condizioni, con finalità analoghe.

Questo tipo di iniziativa non rappresenta una “porta aperta” all’immigrazione indiscriminata, ma piuttosto una forma di collaborazione culturale ed economica, che mira a rafforzare i legami tra due Paesi storicamente amici e a promuovere la mobilità giovanile. È una misura che, in un certo senso, si colloca all’interno di un più ampio disegno di scambio e conoscenza reciproca, offrendo opportunità di crescita personale e professionale.