“Pronto nonna? Mi hanno arrestato, ma sono innocente! Servono 5000 euro”: TRUFFA DEL NIPOTE IN GALERA, stanno spennando i vecchietti I “Se non paghi, non posso tornare in Italia e non ti rivedrò più”
nonna al telefono - pexels- emmepress
“Pronto nonna? Sono io, ascolta, ho poco tempo per spiegarti tutto. È successo qualcosa di grave. Mi hanno arrestato, ma sono innocente!”: inizia così la nuova truffa del nipote in galera. “Servono 5000 euro: se non paghi, non posso tornare in Italia e non ti rivedrò più”.
Una frase che, purtroppo, in molti casi ha segnato l’inizio di una truffa crudele, quella che sta mietendo vittime tra gli anziani in tutta Italia.
Si tratta della cosiddetta “truffa del finto nipote”, un raggiro che sfrutta la buona fede, l’affetto e la fragilità emotiva delle persone più anziane, trasformando un momento di panico in un disastro economico e psicologico.
Il meccanismo è sempre simile: una telefonata improvvisa, spesso nel cuore della notte o nelle prime ore del mattino, quando la lucidità è minore.
Dall’altra parte del telefono, una voce concitata, tremante, che si spaccia per un figlio o un nipote in grave difficoltà all’estero o coinvolto in un incidente.
Nonna, sono in galera, mi hanno incastrato: servono 5 mila euro
Spesso la telefonata è artefatta da intelligenza artificiale, o camuffata con una scusa per confondere le ‘acque’. Poi subentra un finto avvocato o un carabiniere, che conferma la storia e chiede denaro immediato per “risolvere la situazione”. Le vittime, prese dall’ansia e dal timore, consegnano contanti o gioielli a presunti corrieri inviati a casa.
Negli ultimi mesi, i casi sono aumentati in modo preoccupante. Le forze dell’ordine hanno lanciato campagne di sensibilizzazione, invitando le famiglie a parlare con i propri anziani e a prepararli a riconoscere queste situazioni. “Non fidatevi mai di chi vi chiede soldi al telefono, anche se dice di essere vostro parente”, ribadiscono dalle forze dell’ordine. È fondamentale verificare sempre, magari chiamando direttamente il numero del familiare o avvisando subito le autorità.

Ecco cosa fare per evitare il peggio
Le truffe agli anziani rappresentano una delle forme più vili di criminalità: chi le mette in atto non ruba solo denaro, ma anche fiducia e serenità. Le vittime, spesso, si vergognano di denunciare per paura di essere giudicate ingenue, e questo rende ancora più difficile contrastare il fenomeno.
Ma nessuno deve sentirsi colpevole: questi truffatori sono abili manipolatori, capaci di costruire storie perfette, con dettagli credibili e voci emozionate. L’unico modo per fermarli è parlarne, diffondere consapevolezza e rafforzare i legami familiari, così che ogni nonna o nonno, davanti a una chiamata del genere, sappia di non essere solo.
