Celebrità del calibro di Bill Murray, Martin Scorsese e John Travolta inaugurano la quindicesima edizione della Festa del Cinema di Roma

Celebrità del calibro di Bill Murray, Martin Scorsese e John Travolta inaugurano la quindicesima edizione della Festa del Cinema di Roma

Dal 17 al 27 ottobre 2019, la capitale italiana ha ospitato la quindicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, presentata il 4 ottobre all’Auditorium Parco della Musica. La manifestazione ha proposto un ricco programma: 33 film nella selezione ufficiale, 11 eventi speciali, 13 incontri ravvicinati, oltre a retrospettive e anteprime. Tra le proiezioni in anteprima italiana spiccavano “Downton Abbey”, il nuovo film di Martin Scorsese “The Irishman”, “Honey Boy”, la commedia “Hustlers” con Jennifer Lopez, “Judy” con Renée Zellweger e il documentario su Pavarotti diretto da Ron Howard. Tra gli ospiti illustri, oltre a Scorsese, si annoveravano John Travolta e Benicio del Toro. Il cuore pulsante dell’evento è stata la struttura progettata da Renzo Piano, che ha ospitato proiezioni, incontri, mostre e dibattiti. L’Auditorium, tuttavia, non è stato l’unico palcoscenico: il Villaggio del Cinema e il MAXXI hanno arricchito la location, con un red carpet di grandi dimensioni allestito sul viale che conduce alla Cavea. Eventi collaterali si sono diffusi per la città, trasformando Roma in un vero e proprio palcoscenico cinematografico. Greta Garbo è stata l’icona di questa edizione, che ha esplorato temi quali la famiglia, la storia e la formazione, mettendo in luce le vicende di individui con un percorso di vita comune, alcuni dei quali divenuti star del grande schermo. Tra i film più attesi, “Fete de famille” di Cedric Kahn, l’horror “Scary stories to tell in the dark” di André Øvredal (prodotto da Guillermo del Toro e valutato quattro stelle su cinque da Rotten Tomatoes), e “La belle époque”. Il concorso ufficiale ha incluso titoli come “438 Dagar (438 Days)”, “1982”, “The Aeronauts”, “Antigone”, “Deux (Two of us)”, “Downton Abbey”, “Drowning”, “The Farewell”, “Fete de Famille (Happy Birthday)”, “Honey Boy”, “Hustlers”, “The Irishman”, “Judy”, “Kohtunik (Your honor)”, “Il ladro di giorni (Stolen Days)”, “Le Meilleur Rese à venir”, “Military Wives”, “Motherless Brooklyn”, “Mystify: Michael Hutchenced”, “In the footstep of Bruce Chatwin”, “On Air”, “Pavarotti”, “Rewind”, “Santa Subito”, “Run with the Hunted”, “Scary stories to tell in the dark”, “Tanta Almas (Valley of Souls)”, “Trois jours et une vie”, “Vrba (Willow)”, “Waves”, “Western Stars”, “Where’s my Roy Cohn?”, e “Your mum and dad”. La programmazione ha compreso anche eventi speciali (“Cecchi Gori – Una famiglia italiana”, “Very Ralph”, “Illuminate – Laura Biagiotti”, “Lunar City”, “Negramaro. L’anima vista da qui”, “Nick Drake – Songs in a conversation”, “Tornaredi”, “Il peccato (Sin)”, “The Fanatic”, “Uglydolls”), incontri ravvicinati con personalità come Bill Murray (premiato con il Lifetime Achievement Award 2019), Viola Davis (anche lei premiata con il Lifetime Achievement Award 2019), Fanny Ardant, Olivier Assayas, Ethan Coen, Benicio Del Toro, Bret Easton Ellis, Ron Howard, Kore-Eda Hirokazu, Edward Norton, Bertrand Tavernier, John Travolta e Jia Zhangke (con Zhao Tao), pre-aperture (“L’uomo senza gravità”, “La prima donna”, “Le Beatitudini di Sant’Egidio”, “Roam Rome Me”, “La giostra dei giganti”, “Gli anni amari”, “The Jesus Rolls”), retrospettive dedicate a Kore-Eda Hirokazu e Max Ophüls, tributi a Piero Tosi, Carlo Vanzina, Gillo Pontecorvo, Franco Zeffirelli, Turi Ferro, Andrea Camilleri e Ugo Gregoretti, Luciano Salce, restauri di film classici e una sezione “Riflessi”. Parallelamente, si è svolta “Alice nella Città”, sezione dedicata al pubblico più giovane.