Un Viaggio Sognato a Latina con Tiziano Ferro

Un Viaggio Sognato a Latina con Tiziano Ferro

Immaginiamo di passeggiare per le strade di Latina, città natale di Tiziano Ferro, un viaggio nella memoria e nella sua intimità, sospeso tra realtà e sogno. Partiamo dalla sua panchina preferita in un parco cittadino, il luogo simbolo di un inizio. Ricordiamo le sue parole, un’eco del 2014, un inno alla sua amata terra: “Mi sveglierò questa notte, ripensando a te, non dormirò”. Un testo quasi profetico, oggi, in un mondo segnato dalla pandemia. La distanza dai propri cari è difficile, soprattutto di notte. Tiziano sorride, sguardo basso, poi confessa la sua felicità, un sentimento che lo sorprende e lo porta a sognare. I ricordi affiorano: l’infanzia, il liceo, le corse in motorino, le gite scolastiche in cui, inevitabilmente, rubava il microfono per cantare le melodie di Laura Pausini. Si sente felice, sogna, sorride. Già si respira l’aria di primavera a Latina. Prima del Covid-19, la città si animava di giovani che affollavano Piazza del Popolo, trovando rifugio nelle piazzette circostanti con i primi amori, per poi ritrovarsi il sabato sera tra i locali della città. L’amore per la sua città è un viaggio, un andarsene per poi tornare, un lasciare tutto per ricominciare, consapevoli che nessun altro luogo è come casa. Un messaggio di speranza, di forza, rivolto a Latina: “Piangi quanto vuoi, mia cara Latina, combatti il Covid-19. Esprimi la tua rabbia, canta la tua tristezza, ma sii forte per te stessa e per chi sta soffrendo. Io ricorderò solo il tuo sorriso”. Un pizzico di malinconia per un destino che sembra averci giocato un brutto scherzo, ma la speranza è forte: #andràtuttobene, #lontanimavicini. Come cantava Renato Zero, “e poi chissà, tu fantasia diventerai realtà”.