Un libro, un ascensore e un destino da riscrivere

Dorothy Dorfman, una giovane donna disordinata e ironica, trascorre le sue giornate sognando una vita più vivace e guardando la televisione. La sua vita, però, è un turbine di imprevisti, alimentato anche dall’ostilità della sua vicina di casa, la temibile signora Fleming, e dal rigido regolamento condominiale imposto dall’aspro amministratore, Chaz Kline. La vita di Dorothy prende una svolta inaspettata grazie a un libro delle risposte, un dono dell’amica Nanette. Cercando una soluzione ai suoi problemi, Dorothy pone una domanda al libro e, seguendo le indicazioni, finisce per premere il pulsante sbagliato nell’ascensore. Lì, ad attenderla, c’è Duke Kline, affascinante attore televisivo e fratello di Chaz, che le chiede di sposarlo.
Questo è il cuore di “Niente di serio, almeno credo”, la nuova, esilarante commedia di Cecile Bertod. Le 532 pagine del romanzo sono un susseguirsi di situazioni comiche e dialoghi brillanti, che ruotano attorno a una protagonista sbadata ma adorabile, circondata da un gruppo di personaggi eccentrici. Il contrasto tra i due fratelli Kline, Duke, estroverso e irresistibile, e Chaz, rigido e responsabile, aggiunge un ulteriore strato di interesse alla trama. La narrazione è fluida e coinvolgente, con un linguaggio arguto e ricco di battute spiritose. L’autrice dipinge con maestria i personaggi, rendendoli autentici e memorabili, creando un’atmosfera divertente e leggera che mantiene il lettore intrattenuto fino all’ultima pagina. La storia celebra il potere dei sogni e la bellezza di trovare l’amore inaspettatamente, con un tocco di magia e un pizzico di follia. La Bertod, con il suo stile personale e inconfondibile, ci regala un romanzo che è una lettura imperdibile. Un libro che, come un ascensore che porta al piano sbagliato, può condurre a sorprese inaspettate e a una risata liberatoria. “Niente di serio, almeno credo”, pubblicato da Leone Editore nel 2019, è un’opera che conquista per la sua leggerezza e per l’affinità che inevitabilmente si instaura con la protagonista, una Dorothy Dorfman con cui ogni lettrice può rispecchiarsi.