Vani Sarcala: Un’Investigatrice dalla Penna Affilata

Vani Sarcala: Un’Investigatrice dalla Penna Affilata

I dettagli, nella vita come nella letteratura, sono eloquenti; spesso apparentemente insignificanti, rivelano verità nascoste. Non tutti possiedono l’acume per coglierli: per molti passano inosservati, mentre per pochi brillano come stelle. Uno scrittore, come un investigatore, senza questa capacità osservativa, non può considerarsi completo. L’abilità è necessaria per professione, per inclinazione, per etica. Non è insolito che queste due discipline si uniscano in una singola mente; è proprio ciò che accade a Vani Sarcala, protagonista del romanzo di Alice Basso, *Scrivere è un mestiere pericoloso*. Questa ghostwriter, consulente della polizia, si trova coinvolta in una confessione di omicidio mentre raccoglie ricette per un ricettario. Come lei stessa afferma: “Capisco il linguaggio e i pensieri dei miei alter ego. Entrare nelle loro teste, qualunque essi siano, è facile per me. Altre cose mi riescono male – cucinare, sparare, mantenere una relazione stabile – ma scrivere, di tutto e per tutti, è la mia vita da quando avevo dodici anni.” Vani è un personaggio unico: una donna anticonformista, ironica e cinica, amante della birra scura e delle patatine al formaggio, che detesta le complicazioni. Eppure, la sua mente è acuta, una penna che sovrasta la concorrenza nel mercato editoriale. È una sorta di Patrick Jane al femminile, con un’anima inquieta. Osserva, analizza e penetra nella psiche dei suoi soggetti, ricostruendone la personalità da gesti e parole, con una precisione impressionante. Apparentemente fragile, è in realtà una donna sensibile, generosa e determinata, una risorsa preziosa per sé e per gli altri. *Scrivere è un mestiere pericoloso* è un bestseller, così come altri romanzi di Alice Basso, che si contraddistinguono per uno stile originale, franco e sarcastico, e per la riuscita figura della ghostwriter protagonista. Il romanzo si interseca con il mondo dei libri: Vani ama scrivere, ma soprattutto leggere, ricordando titoli e dettagli con precisione chirurgica, inserendoli con cura nella narrazione. L’autrice utilizza con maestria questi dettagli, trasformandoli in spunti di riflessione per il lettore, che ritrova in essi un motivo per riscoprire libri dimenticati. Un dettaglio, una situazione, un titolo, un battito. Alice Basso fa così scacco matto al lettore, stimolandolo ad approfondire le suggestioni letterarie offerte nel romanzo.