Un’Esplorazione Intima dell’Anima Femminile: “Disobbedienza” di Sebastián Lelio

Amore, perdita, fede e le costrizioni sociali: temi universali esplorati con maestria dal regista cileno Sebastián Lelio in “Disobbedienza”. Sebbene affrontati in precedenza, Lelio li riveste di una freschezza e profondità che lasciano lo spettatore profondamente colpito. La sua sensibilità, la delicatezza e la forza espressiva, persino nelle scene più intense, creano un’esperienza cinematografica coinvolgente. La pellicola evoca una gamma di emozioni, dalla commozione allo sconforto, persino all’indignazione e alla speranza, coinvolgendo lo spettatore a un livello profondo. Il film si ambienta all’interno di una comunità ebraica londinese, scossa dalla scomparsa del rabbino capo. Ronit, la figlia del defunto, torna a casa da New York, lasciandosi alle spalle l’apparente libertà della grande città per affrontare il peso delle tradizioni familiari e comunitarie. Questo ritorno a casa non è solo un’occasione per il lutto, ma un’opportunità per riesaminare il passato, svelando i segreti di una famiglia e di una comunità. Il legame con Esti, un’amica d’infanzia, viene riacceso, aprendo un percorso di scoperte, conflitti e infine, forse, perdono. Le straordinarie interpretazioni di Rachel Weisz e Rachel McAdams danno vita a personaggi intensi e autentici. Adattamento cinematografico del romanzo di Naomi Alderman, “Disobbedienza” (2017, USA, Regno Unito, Irlanda, 114 minuti) si afferma come un’opera che scuote l’anima e provoca riflessioni profonde. Uscita nelle sale italiane il 25 ottobre 2018; regia di Sebastián Lelio; con Rachel Weisz, Rachel McAdams, Alessandro Nivola, Cara Horgan, Mark Stobbart. Distribuzione Italia: Cinema.