Non tutti lo sanno: basta un bonifico “magico” per avere indietro il 50% delle spese di casa | Vai al CAF con questo foglio

Una carta di credito - Foto Pixabay - Emmepresse.com
Con un bonifico sarà possibile vedersi rimborsate metà delle spese effettuate per la casa, ecco l’iter per avere indietro questa detrazione
Dopo le polemiche che ha generato il Bonus 110, che ha provocato seri problemi sia a privati che a ditte edili, il settore continua a navigare nell’incertezza, tra immobili da costruire e altrettanti da rinnovare.
Una recente misura statale permette di avere la detrazione del 50% sulle spese sostenute entro e non oltre il 31 dicembre 2025, con un tetto massimo di 96 mila euro perunità immobiliare, relativa alla prima casa.
L’anno prossimo questa aliquota scenderà al 36% per cui chi ha urgenza e disponibilità economiche tali da potere sostenere dei lavori per sistemare la propria abitazione può approfittarne, visto che avrebbe un rimborso maggiore.
Le spese andranno indicate nella dichiarazione dei redditi, modello 730 o Modello Redditi, nel quadro E, rigo E41, dedicato agli interventi di recupero del patrimonio edilizio.
L’amianto continua a essere presente in molte case degli italiani
Molte abitazioni necessitano di lavori di restauro, anche per una questione di prevenzione sismica, dato che l’Italia è un Paese particolarmente soggetto a terremoti. Ma la tutela del proprio immobile deriva anche dai materiali con cui è stato costruito, alcuni dei quali possono non essere conformi con le leggi vigenti.
Uno di questi è l’amianto, un materiale nocivo per l’uomo e ancora presente in molti edifici, nonostante il suo utilizzo sia vietato dal 1992. Rimuoverlo comporta dei costi elevati ma è un intervento necessario per la sicurezza delle persone che abitano o lavorano nelle sue vicinanze.

Rimuovere l’amianto ha costi elevati, il governo aiuta chi vuole disfarsene
Le fibre di amianto, se inalate, possono causare gravi patologie, da tumori al polmone, alla laringe e all’ovaio. Il loro sfaldamento libera nell’aria queste sostanze cancerogene. La bonifica resta una scelta volontaria e fortemente consigliata, soprattutto se l’amianto si presenta in buone condizioni e deve essere eseguita da ditte specializzate, seguendo protocolli rigorosi, con costi che vanno dai 20 ai 25 euro al metro quadro.
Per questo motivo il governo ha previsto un bonus per la sua rimozione e smaltimento, con l’Agenzia delle Entrate che ha comunicato la possibilità di detrarre tali spese dalle imposte sui redditi. Per poterne beneficiare è obbligatorio effettuare i relativi pagamenti con strumenti tracciabili, come il bonifico postale o bancario.