“Era l’unica speranza”: il dramma della Carta Dedicata a Te che lascia milioni a mani vuote | C’è chi piange da 3 giorni

Il logo delle poste italiane - Foto dalla pagina ufficiale di Facebook - Emmepresse.com

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La Carta dedicata a te non sarà erogata, molte famiglie facevano affidamento a questo tipo di sostegno, la decisione del governo spiazza tutti

Il Governo ha pensato a diverse misure per combattere l’aumento dei costi della vita, il caro energia e l’inflazione, con famiglie meno abbienti che necessitano di sussidi per potere arrivare alla fine del mese e vivere in modo dignitoso.

Due anni fa è stata introdotta la Carta Dedicata a Te, inserita nella legge di bilancio e strumento prezioso per molti nuclei al fine di potere affrontare spese di prodotti alimentari di prima necessità.

Una prepagata elettronica nominativa era distribuita da Poste Italiane, con un contributo di 500 euro. Nel 2024 questa cifra era stata erogata in questo periodo e sono molte le famiglie che attendevano la conferma di questa risorsa.

L’attesa era diventata snervante, dato che non vi era novità fino a poco fa riguardo al rinnovo e alle eventuali tempistiche di erogazione di un sostegno importante per molte famiglie, costrette a molti sacrifici per potere pagare le bollette.

Il futuro della Carta dedicata a te è appeso a un filo

L’INPS ha avviato l’iter di assegnazione e nei prossimi giorni i Comuni riceveranno le liste dei potenziali beneficiari, con un mese di tempo per potere effettuare le dovute verifiche, con la platea degli aventi diritti che sarà, però, ridotta.

Ulteriori paletti sono stati aggiunti al fine anche di evitare che qualcuno possa beneficiarne senza il rispetto dei requisiti, più stringenti anche per questo motivo, oltre al calo di risorse a disposizione, nonostante l’inflazione non dia tregua e le prospettive di crescita degli stipendi non sussistano.

Diverse banconote - Foto Pixabay - Emmepresse.com
Diverse banconote – Foto Pixabay – Emmepresse.com

Cala il bacino di aventi diritto, la carta sarà attivata in ritardo

Le carte saranno ricaricate o consegnate, per chi le userà la prima volta, tra fine ottobre e inizio novembre, ma i pagamenti sono previsti a ridosso delle festività natalizie, molto più tardi rispetto allo scorso anno.

I requisti sono cambiati. Oltre alla residenza in Italia, l’iscrizione all’Anagrafe e un ISEE inferiore ai 15 mila euro, sarà data priorità ai nuclei con un numero maggiore di componenti e saranno escluse coloro che percepiscono già altre forme di sostegno, dal reddito di cittadinanza all’assegno di inclusione. In questo modo si stima un calo di 180 mila famiglie tra i beneficiari di questa carta.