Scuola a rischio caos: SENZA i buoni libro le famiglie non ce la fanno | In Sicilia si arrangiano così

Un astuccio aperto - Foto Pixabay - Emmepress.com
A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, la Sicilia cerca di aiutare le famiglie più in difficoltà a comprare i libri
Mentre in Sicilia il clima è ancora estivo e i turisti continuano ad affollare le località balneari e ricche di storia e di arte del territorio, sta per iniziare l’anno scolastico, con ancora molti problemi da risolvere, dall’assegnazione delle cattedre alla pianificazione delle classi.
E per le famiglie il costo per consentire l’istruzione obbligatoria ai propri figli è in continuo aumento, tra abbonamenti dei mezzi di trasporto all’acquisto dei libri e del materiale necessario da portare nello zaino.
I sindaci sono in prima linea per comprendere i bisogni dei propri cittadini e, con l’ausilio della Regione è stato stipulato un accordo provvisorio per consegnare a chi è in difficoltà le risorse necessarie.
Il giorno 15 settembre è prevista la prima campanella di un anno destinato a concludersi i primi di giugno e che vedrà migliaia di studenti tornare tra i banchi, con l’intento di acquisire competenze e conoscenza.
In Sicilia la scuola è nel caos, tra precariato e strutture non adeguate
L’isola deve gestire strutture fatiscenti, la difficoltà a piazzare insegnanti nei posti di competenza, consentire loro di firmare contratti a tempo indeterminato e avere una maggiore sicurezza finanziaria per costruire con maggiore serenità il loro futuro.
A pagarne le conseguenze sono gli alunni stessi che non possono intraprendere un ciclo scolastico con la stessa guida, con cambi continui di metodi e di programmi, fattore che condiziona il loro apprendimento. Ma le famiglie sono alle prese con dei problemi ben più gravi e fare quadrare i conti è complicato.
La regione si accorda con i Comuni, ecco chi aiuta le famiglie
Con l’ausilio dell’Anci Sicilia, è prevista l’erogazione dei buoni libro, destinati agli studenti delle scuole secondarie, sia di primo che di secondo grado, ma in attesa che si completano le procedure amministrative, saranno i Comuni ad anticipare le somme ai nuclei che ne hanno diritto e che ne hanno fatto richiesta, in modo da assicurare l’ingresso a scuola di tutti.
Le risorse stimate sono di ben 18 milioni di euro, una cifra importante che testimonia l’attenzione del governo regionale di investire nel sistema scolastico e di essere un pronto soccorso per chi non ha le possibilità economiche per garantire l’istruzione.