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Tasse - pexels - emmepress
Sai che puoi recuperare una parte delle spese che sostieni per lo sport di tuo figlio grazie a una detrazione fiscale?
È una possibilità che molti genitori non conoscono a fondo, eppure può diventare un piccolo aiuto concreto per alleggerire i costi delle attività sportive. La regola generale è semplice: la detrazione spetta per tutte le spese sostenute nell’anno in cui il ragazzo ha tra i 5 e i 18 anni. Questo significa che, anche se compie 18 anni durante l’anno, i pagamenti fatti entro il 31 dicembre rientrano comunque nel beneficio.
Le spese riconosciute sono quelle per l’iscrizione e l’abbonamento a corsi o attività sportive dilettantistiche. Rientrano quindi le palestre, le piscine, i centri sportivi e le associazioni dilettantistiche purché siano strutture regolarmente riconosciute. Un dettaglio da non sottovalutare è il metodo di pagamento: niente contanti, ma solo strumenti tracciabili come carte, bonifici o simili, altrimenti la detrazione non potrà essere concessa.
Il vantaggio consiste in una detrazione del 19% su una spesa massima di 210 euro per ciascun ragazzo. In pratica, il risparmio massimo che si può ottenere è di poco meno di 40 euro a figlio. Non è una cifra enorme, ma se si hanno più figli o se si somma ad altre detrazioni può diventare un aiuto interessante. Attenzione però: se entrambi i genitori sostengono la spesa, non si raddoppia il tetto, che rimane sempre 210 euro complessivi da dividere tra chi paga.
C’è poi la questione del reddito. La detrazione è piena fino a 120.000 euro di reddito complessivo. Superata questa soglia, l’importo comincia a ridursi progressivamente fino ad azzerarsi del tutto al raggiungimento dei 240.000 euro. È un meccanismo pensato per concentrare l’agevolazione sulle famiglie con redditi medio-bassi.
Conservare la documentazione
Per poter usufruire del beneficio è necessario conservare la documentazione. Servono ricevute, fatture, bollettini o quietanze che riportino chiaramente il nome della struttura, la causale del pagamento, l’importo e i dati del ragazzo e di chi effettua il pagamento. Senza questi documenti, l’Agenzia delle Entrate potrebbe non riconoscere la spesa.
Al momento della dichiarazione dei redditi bisogna fare attenzione a compilare i campi giusti. Nel modello 730, ad esempio, le spese vanno indicate nei righi E8–E10 con il codice 16, mentre nel modello Redditi PF occorre utilizzare i righi RP8–RP13, sempre con lo stesso codice.
Come dichiarare le spese
Se si hanno più figli, ogni spesa va indicata in un rigo separato. In alcuni casi, la spesa può comparire già nella Certificazione Unica rilasciata dal datore di lavoro, se rientra nei rimborsi o nei fringe benefits aziendali: anche in quel caso vale ai fini del limite massimo.
Insomma, non stiamo parlando di una somma che cambia il bilancio familiare, ma di un modo per recuperare qualcosa da una voce di spesa che molti genitori affrontano ogni anno. Iscrivere i ragazzi a calcio, nuoto, danza o ginnastica significa investire nella loro salute e crescita. Sapere che lo Stato riconosce almeno in parte questo impegno con una detrazione fiscale è un piccolo incentivo in più. E con qualche accortezza burocratica, si trasforma una spesa inevitabile in un vantaggio concreto al momento della dichiarazione.