Famosa anche come la PICCOLA GRECIA del Sud Italia, è la vera regina dell’estate | Migliaia di visitatori ogni giorno

Il trullo è la dimora tipica di Alberobello - pexels - emmepress
Alberobello è uno di quei luoghi che sembrano usciti da una fiaba. Passeggiando tra i suoi vicoli, ci si ritrova immersi in un paesaggio unico
Un luogo fatto di case bianche dalla forma conica che hanno reso famosa questa cittadina pugliese in tutto il mondo: i trulli. Situata nel cuore della Valle d’Itria, Alberobello racconta una storia che affonda le sue radici nei secoli e che continua ancora oggi ad affascinare milioni di visitatori.
La nascita dei trulli non fu una scelta estetica, ma una necessità. Nel XV e XVI secolo, quando la zona era sotto il controllo dei Conti di Conversano, esisteva una legge che imponeva il pagamento di tasse per ogni nuovo insediamento urbano. Per aggirare il problema, ai contadini fu concesso di costruire abitazioni con pietra locale, ma senza malta.
In questo modo le case potevano essere smantellate facilmente in caso di controlli, dando l’illusione che si trattasse di strutture temporanee. Col tempo, però, questi edifici precari si rivelarono solidi e funzionali, fino a diventare un simbolo indelebile del territorio.
Oggi, camminando tra i quartieri storici di Alberobello, si percepisce l’atmosfera di un borgo che ha saputo preservare la sua identità. Il Rione Monti è quello più vivace, ricco di botteghe artigiane, piccoli negozi e punti panoramici che regalano viste mozzafiato sull’insieme dei tetti conici. Di sera, quando le luci si accendono, l’intero quartiere si trasforma in un paesaggio quasi surreale. A pochi passi di distanza c’è invece Aia Piccola, un quartiere più silenzioso e autentico, abitato ancora da famiglie locali. Qui è possibile respirare la vita quotidiana di chi vive davvero nei trulli, lontano dal via vai turistico.
Il Trullo Sovrano: un pezzo unico
Tra le curiosità più affascinanti c’è il Trullo Sovrano, l’unico a due piani, oggi aperto al pubblico e arredato con mobili d’epoca. Entrarci significa fare un viaggio nel tempo, scoprendo come queste case riuscissero a garantire comfort e praticità nonostante la loro semplicità costruttiva. C’è poi il Trullo Siamese, con due cupole unite, che custodisce storie e leggende e che non manca mai di attirare gli obiettivi dei visitatori.
Non è un caso che dal 1996 Alberobello sia entrata a far parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO: la città rappresenta infatti un esempio straordinario di architettura spontanea, capace di resistere nei secoli e di raccontare la vita di una comunità che ha saputo adattarsi con intelligenza alle circostanze.
Tradizione, cultura e sapori
Ma Alberobello non è solo bellezza architettonica. È anche tradizione, cultura, sapori. Chi arriva qui non può rinunciare a gustare i piatti tipici della cucina pugliese: orecchiette, formaggi freschi, pane fragrante e l’immancabile olio extravergine d’oliva. Spesso, le trattorie ricavate all’interno dei trulli offrono un’esperienza ancora più suggestiva, unendo il piacere del palato a quello di un ambiente unico.
Visitare Alberobello significa lasciarsi trasportare da un’atmosfera senza tempo. È un luogo che sorprende, emoziona e rimane nel cuore. Ogni angolo racconta una storia, ogni trullo è testimone di un passato ingegnoso e resiliente. E chiunque abbia la fortuna di perdersi nei suoi vicoli porta via con sé non solo fotografie, ma un ricordo vivo e luminoso di un’Italia che sa ancora incantare.