Ryanair, paghi 75€ o resti a terra: addio low cost | Rovinate le vacanze agli italiani, è incredibile

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Compagnie low cost al centro delle polemiche - pexels - emmepress

Un episodio avvenuto il 27 agosto 2025 all’aeroporto Vasil Levski di Sofia ha scatenato indignazione tra i viaggiatori e sollevato dubbi sulle politiche delle compagnie aeree low-cost.

Una studentessa universitaria è stata infatti multata di 75 euro da Ryanair per un bagaglio a mano che, secondo le misure ufficiali, era addirittura più piccolo del limite consentito. Una vicenda che sembra incredibile, ma che evidenzia le criticità e le rigidità delle nuove regole sui bagagli delle compagnie aeree economiche.

La giovane, al quarto anno di studi nei Paesi Bassi, era abituata a viaggiare frequentemente tra il suo Paese e la Bulgaria. La valigia che portava con sé rispettava le dimensioni massime consentite da Ryanair (55 × 40 × 20 cm).

Nonostante ciò, al momento dell’imbarco i dipendenti della compagnia hanno ritenuto il bagaglio troppo grande e hanno imposto alla studentessa di pagare 75 euro per poterlo imbarcare in stiva. La situazione ha lasciato la ragazza e la sua famiglia sbalordite: “Mia figlia viaggia con quella valigia da anni e non ha mai avuto problemi. È più piccola di quanto richiesto da Ryanair, ma i dipendenti l’hanno comunque multata perché pensavano fosse più grande”, ha raccontato la madre.

Le regole della compagnia low-cost sono chiare sulla carta: ogni passeggero può portare gratuitamente una piccola borsa personale con dimensioni massime di 40x20x25 cm. Se il bagaglio supera queste misure, si rischia una multa che può arrivare fino a 70 euro al gate.

Un episodio che ha generato polemiche con Ryanair

Chi desidera portare un secondo bagaglio a mano più grande può acquistare l’opzione Priority Boarding, che consente di imbarcare una valigia aggiuntiva in cabina. Altrimenti, i bagagli più voluminosi devono essere registrati e trasportati in stiva. Nonostante queste regole, il caso della studentessa dimostra come spesso l’interpretazione dei dipendenti possa risultare discutibile e generare situazioni paradossali.

L’episodio ha suscitato numerose reazioni sui social media, dove altri viaggiatori hanno raccontato esperienze simili o hanno espresso incredulità di fronte alla rigidità delle regole. Molti si chiedono se questi episodi siano casi isolati o una prassi volta a generare entrate extra, sfruttando la confusione e l’ansia dei passeggeri al gate.

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Aeroporto – emmepress

Serve maggiore chiarezza nelle politiche delle compagnie aeree

Al di là delle polemiche, questa vicenda evidenzia la necessità di maggiore chiarezza e trasparenza nelle politiche delle compagnie aeree. I viaggiatori dovrebbero poter consultare regole comprensibili e coerenti, senza rischiare sanzioni ingiuste per errori o interpretazioni arbitrarie. Una regolamentazione più uniforme a livello europeo potrebbe aiutare a evitare questi episodi e tutelare i diritti dei consumatori, garantendo una maggiore serenità a chi viaggia spesso.

Il caso della studentessa multata per un bagaglio troppo piccolo non è solo un episodio singolare, ma uno specchio delle difficoltà e delle rigidità che molti viaggiatori incontrano con le compagnie low-cost. La vicenda invita le compagnie aere a rivedere le proprie procedure e a comunicare le regole in modo chiaro e trasparente, per evitare ingiustizie e garantire un’esperienza di viaggio più equa e serena per tutti.