Ufficiale – Solo €900 per anticipare la PENSIONE di anni | Puoi goderti il riposo da 60 anni compiuti, altro che vecchiaia

Pensionato

In pensione a 60 anni con 900 euro l'anno di riscatto - pexels - emmepress

Negli ultimi anni, il tema della pensione anticipata è diventato uno degli argomenti più dibattuti nell’ambito politico e previdenziale.

L’articolo recentemente pubblicato su PiemonteTopNews intitolato “Tassa pensione facile, devi pagare € 900 per goderti il riposo già a 60 anni” ha suscitato scalpore e curiosità, circa il tema della pensione. Si ipotizza una via agevolata per consentire a determinati lavoratori, in particolare nel settore scolastico, di riscattare fino a cinque anni di laurea pagando circa 900 euro per anno, in modo da anticipare l’accesso alla pensione.

Si tratterebbe di una spesa complessiva di circa 4.500 euro, una cifra relativamente contenuta rispetto alle somme richieste oggi per lo stesso riscatto, che possono arrivare fino a 6.000 euro per anno.

L’idea non interviene tanto sull’età minima di pensionamento, quanto sul requisito contributivo. In altre parole, chi è vicino alla soglia necessaria potrebbe raggiungerla più rapidamente “collegando” gli anni universitari al proprio percorso lavorativo, senza dover sopportare i costi molto più elevati del riscatto ordinario. In questo modo, soprattutto chi ha iniziato presto la carriera potrebbe avere la possibilità di godersi la pensione già attorno ai sessant’anni, evitando di prolungare gli anni di servizio.

Il fascino di questa proposta risiede soprattutto nella sua accessibilità economica. Molti lavoratori laureati, finora, hanno rinunciato a riscattare gli anni di studio proprio per l’entità delle cifre richieste, considerate insostenibili. Con un importo ridotto a 900 euro l’anno, l’operazione diventerebbe concretamente alla portata di una platea molto più ampia. Inoltre, nel settore scolastico, dove l’età media del personale è elevata e il ricambio generazionale procede lentamente, la possibilità di un’uscita anticipata potrebbe favorire l’ingresso di nuove leve, con vantaggi per l’intero sistema. Sul piano individuale, poi, chi si trova a pochi passi dal traguardo vedrebbe nell’investimento un’opportunità di alleggerire la propria vita lavorativa e di garantirsi un anticipo prezioso.

Attenzione ai costi per le casse pubbliche

Naturalmente non mancano le criticità. Ogni misura che anticipa la pensione comporta un costo per le casse pubbliche e l’INPS dovrebbe farsi carico di un impatto finanziario che potrebbe essere significativo se l’opzione venisse scelta da molti. C’è poi un tema di equità: concedere a una parte della forza lavoro un percorso agevolato potrebbe alimentare squilibri rispetto ad altre categorie, o alle generazioni più giovani che si troveranno a fronteggiare condizioni previdenziali meno favorevoli.

Va inoltre considerato che l’ipotesi citata riguarda in modo particolare il settore scolastico e non è chiaro se e in che misura potrebbe essere estesa ad altri ambiti, pubblici o privati. Senza contare che il riscatto agevolato sarebbe limitato a cinque anni, e non sempre i lavoratori hanno bisogno di un arco temporale così esteso per raggiungere i requisiti.

INPS
INPS – pexels – emmepress

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Un altro rischio è che la misura, se mai dovesse vedere la luce, si trasformi in un’opportunità legata a fondi limitati o a regole soggette a cambiamenti, rendendo difficile pianificare con certezza la propria uscita anticipata. In sostanza, l’idea della “tassa pensione facile” rappresenta una suggestione interessante, che rompe con la rigidità attuale e offre la prospettiva di un anticipo più accessibile, ma che deve fare i conti con la sostenibilità economica e con l’equità del sistema.

Perché diventi una possibilità concreta e stabile, servirà un confronto approfondito che bilanci i diritti dei lavoratori, le necessità del ricambio generazionale e la tenuta dei conti pubblici.