Dalla canzone al pianoforte: Ivano Fossati svela la sua nuova musica

Ivano Fossati - Screen YouTube - Emmepress.com
La nuova vita artistica di Ivano Fossati è svelata in un’intervista in cui il cantautore parla del suo attuale rapporto con la musica
Ivano Fossati è stato uno dei cantautori più ispirati e influenti della musica italiana. Nel 2019 ha pubblicato il suo ultimo album, in collaborazione con Mina, e ha deciso di ritirarsi, interrompendo anche la sua attività live.
In un’intervista a Walter Veltroni su Il Corriere della Sera, l’artista genovese ha raccontato di non avere vissuto come un trauma il non salire più su un palco e ha spiegato il perché: “Io quando cantavo ho difeso i miei spazi, sono stato gelosissimo della mia vita privata, ho coltivato le mie curiosità e tante cose da cercare ancora“.
Una conclusione idilliaca di un percorso, con un disco ispirato: “Quell’album insieme a Mina è stato un momento perfettamente equilibrato, davvero felice. È stato un anno di lavoro esemplare ed entusiasmante“.
Un progetto di cui va orgoglioso, a distanza di tempo: “Un giorno mi è capitato di riascoltarlo, quel disco, cosa che non faccio mai e ho capito che era pieno di lucidità. Eravamo in uno stato di grazia, che toccava tutti“.
Ivano Fossati racconta il suo attuale rapporto con la musica
Ivano Fossati non ha, però, abbandonato la musica, che è sempre con lui ma in una forma nuova: “Mi dedico a composizioni per pianoforte che sono musica tematica. Altra cosa che mi appassiona e mi impegna, in questa fase, è la sperimentazione elettronica. Come non smette di attrarmi la mia chitarra elettrica e, di conseguenza, il blues“.
Non esclude che il materiale possa essere pubblicato: “Magari ne farò un disco o mi serviranno per una colonna sonora. Non ho più l’assillo del tempo, non ho vincoli, neanche contrattuali. Mi farò vivo con me stesso quando sarò soddisfatto del mio lavoro“.
L’analisi lucida della musica popolare odierna
Fossati continua a esprimersi attraverso le note ma ha messo da parte le parole: “Ci troviamo davvero in un altro tempo storico e persino psicologico, non so nemmeno se saprei descriverlo. La musica è stata svuotata di contenuti, di senso”.
Una presa di posizione consapevole: “In questa massa informe di suoni che esce dai cellulari e che anche i ragazzi consumano distrattamente, più per dovere generazionale che per passione“.